UN CONCORSO DI FERRO: LO STRAORDINARIO IN PRESENZA SI FARA’. L’OMBRA LUNGA DEGLI ESCLUSI PER QUARANTENA. PROVE DAL 22 OTTOBRE AL 16 NOVEMBRE

E’ una buona notizia, un’ostinazione, un azzardo? A prescindere da come la pensiate, a meno di 24 ore dall’inizio della prima giornata di prove, il concorso straordinario per l’insegnamento è ancora in piedi ed ha resistito anche al DPCM. Non ha tentennato neanche con le scuole che, grazie ai Governatori, torneranno mezze chiuse almeno fino a dopo le feste di Natale.

Naturalmente i 64mila partecipanti sono stati decimati da tutte le buone ragioni a cui soprattutto la politica si è appellata per interrompere la procedura. La maggior parte comunque teme che le poderose misure di sicurezza assunte non garantiscano le condizioni minime per non infettarsi nell’arco dei 150minuti che durerà l’esposizione ad un ambiente potenzialmente a rischio.

L’unica prova di cui consta il concorso ha questa durata. Sarà in presenza per due ore e mezza e poi tutti a casa. Domande aperte, dopo la modifica di giugno ad un’impostazione a quiz. Esaminando le condizioni oggettive determinate da bandi e protocolli aggiuntivi, si può prevedere che il pericolo maggiore potrebbe essere costituito piuttosto dalle sedi di aggregazione. Luoghi di esame su cui convergeranno studenti di Regioni diverse. Per esempio per alcune classi di concorso i candidati di una regione piccola come l’Umbria, e la cui delegazione sarà numericamente meno rappresentativa di altre, dovranno spostarsi per raggiungere la sede che gli è stata assegnata in Campania, Lazio, Calabria magari. Questo rimescolamento di candidati su e giù per la penisola forse poteva essere evitato, capillarizzando le sedi di esami ed evitando il flusso in entrata e quindi in uscita verso le regioni più grandi, che, in qualche caso, sono anche quelle più investite dalla seconda ondata.

Un altro elemento che potrebbe però gettare un’ombra lunga quanto i tempi della giustizia italiana è la situazione di chi in quarantena o isolamento cautela dovrà rinunciare a questa opportunità e non avrà un compito di recupero nonostante la sua assenza sia dovuta da una causa di forza maggiore storica, che probabilmente entrerà tra le cause proverbiali di impedimento insuperabile: una pandemia.

Da giovedì 22 ottobre si inizia: migliaia di aule e misure a soglia di attenzione altissima, dice il Ministro Azzolina mentre gli infettivologi e i virologi si dividono sulla rilevanza che il concorso straordinario potrebbe avere nelle dinamiche del contagio. Se la prova sarà una ed una sola per ogni partecipante, le sedute dureranno quasi un mese per poter garantire il distanziamento. L’ultima è in programma il 16 novembre.

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