VALDITARA ANNUNCIA NUOVE MISURE PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI STRANIERI: FORMAZIONE DOCENTI E CORSI INTENSIVI DI ITALIANO

Il ministero dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha annunciato nuove misure per migliorare l’integrazione scolastica degli studenti stranieri, criticando i precedenti governi per l’assenza di interventi efficaci. “Oltre il 30% degli studenti stranieri abbandona la scuola. Serve una svolta concreta”, ha dichiarato durante la trasmissione “4 di sera” su Rete4.

Il ministero ha messo in evidenza le difficoltà linguistiche che rendono più difficile il percorso scolastico degli studenti stranieri. Ad esempio in una quinta elementare o in una terza media, troviamo spesso studenti italiani con una padronanza della lingua molto più avanzata rispetto ai loro compagni, che in media sono indietro anche di uno o due anni nella comprensione dell’italiano.

Questa disparità ostacola l’apprendimento, generando un effetto negativo sull’intero gruppo classe.

Per colmare questo divario linguistico e formativo, il Ministero ha lanciato un programma nazionale per la formazione di insegnanti specializzati nell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua (L2).

“Per la prima volta nella scuola italiana, i docenti riceveranno una formazione mirata per insegnare l’italiano a chi non conosce nemmeno le basi”, ha spiegato il ministro.

I corsi di aggiornamento per gli insegnanti partiranno dal prossimo anno scolastico e prevedono un percorso formativo specifico, con moduli didattici, tirocinio pratico e valutazione delle competenze linguistiche.

Parallelamente, il Ministero ha stanziato 13 milioni di euro per avviare corsi di italiano intensivi anche nelle ore pomeridiane. I fondi saranno destinati a circa 30.000 studenti stranieri di “primo arrivo”, ovvero giovani appena giunti in Italia.

Secondo i dati ISTAT del 2023:

  • Il tasso medio nazionale di dispersione scolastica è sceso al 9,7%, un risultato in miglioramento.
  • Tuttavia, tra gli studenti stranieri, il tasso rimane molto alto, superando il 30% in alcune aree del Paese, come il Sud e le periferie urbane.

Uno studio del MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) ha inoltre rilevato che circa il 45 % degli studenti stranieri iscritti alla scuola secondaria di primo grado ha ripetuto almeno un anno scolastico, spesso a causa di difficoltà linguistiche e culturali.

Valditara ha ribadito che queste misure rappresentano una svolta rispetto al passato. “Non si fa vera integrazione con gli slogan, ma con interventi concreti”.

Il piano sarà attuato a partire dall’anno scolastico 2025/2026 e sarà monitorato attraverso un sistema di valutazione delle competenze linguistiche in ingresso e in uscita, per misurare l’efficacia degli interventi.

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