Primo giorno tra aule e scioperi “Siamo pronti a nuove proteste” Da ieri scuole superiori in presenza al 50-75% in Emilia-Romagna, Piemonte, Lazio e Molise Gli studenti si dividono fra chi rientra subito in classe e chi aderisce alle mobilitazioni in strada

Font: La Stampa – 19 gennaio 2020

Rientro sui banchi a metà. Si torna in aula con l’emozione di ritrovare compagni e professori senza uno schermo, ma pronti a ricominciare la protesta. È andata così la prima giornata di scuola per circa 640 mila studenti delle superiori dopo quasi tre mesi di didattica a distanza. Sono quattro le regioni nelle quali le lezioni sono tornate in aula: Lazio, Molise, Piemonte e Emilia-Romagna che si aggiungono a Toscana, Trentino, Valle d’Aosta e Abruzzo, rientrate l’11 gennaio. Intanto gli studenti dei licei romani hanno discusso se e come rientrare. In molti hanno deciso di prolungare la protesta in corso da una settimana contro la Dad per richiamare l’attenzione sulle difficoltà e l’improvvisazione del rientro. Una parte invece ha deciso di rientrare ma rimanendo in mobilitazione. Per esempio il liceo Righi si è diviso, una parte si è unita allo sciopero e una parte è entrata. «È stato importante ritrovarci nelle aule. Solo entrando possiamo capire che scuola ci tocca subire. È stato fatto poco, secondo il prefetto sarebbero state necessarie 12 mila corse in più e invece ne sono state garantite solo 800 per tutti gli utenti», commenta Andrea del quarto anno. (…) Da oggi quindi nelle scuole si rientra tutti, tranne nelle regioni dove si è deciso di prolungare la didattica a distanza fino alla prossima settimana o addirittura fino all’inizio di febbraio. Sarà un rientro che porterà a un periodo di riflessione su come continuare la protesta e che culminerà in un nuovo sciopero il 29 gennaio. Rientro anche per gli studenti di destra di Azione studentesca che ieri hanno manifestato davanti al ministero dell’Istruzione. «Vogliamo tornare a scuola ma chiediamo sicurezza negli istituti e anche fuori, innanzitutto sui mezzi di trasporto», avverte Leonardo Samà, responsabile del movimento a Roma.

Abstract articolo di Flavia Amabile

Articoli recenti

Ecco il significato del 25 aprile per l’Italia

Ecco il significato del 25 aprile per l’Italia

Perché in questa data celebriamo la rinascita del Paese e la fine del regime fascista Oggi, 25 aprile, si celebra in Italia l’anniversario della Liberazione per ricordare appunto la liberazione del Paese dal regime fascista e dall’occupazione...