Inizio anno scolastico, il 5 settembre si parte, ma è già emergenza precari: oltre 250mila docenti saranno chiamati a coprire le cattedre scoperte.

L’avvicinarsi di settembre riaccende i riflettori sul mondo della scuola, tra l’entusiasmo del ritorno sui banchi e le criticità che puntualmente si ripresentano.

Uno dei temi caldi è senza dubbio la questione del precariato, con i sindacati che denunciano un vero e proprio boom di supplenze per l’anno scolastico 2023/2024.

Si stima che saranno circa 250.000 gli insegnanti precari chiamati a coprire le cattedre scoperte, un dato allarmante che evidenzia un incremento del 72% in soli 7 anni. Una situazione, come più volte evidenziato dai sindacati, che mette a rischio la continuità didattica e la qualità dell’insegnamento, con ripercussioni negative sull’apprendimento degli studenti.

Intanto, mentre il dibattito sul precariato infiamma il dibattito pubblico, è stato definito il calendario del ritorno a scuola. Si partirà il 5 settembre con la provincia di Bolzano, per poi proseguire con le altre regioni in un calendario differenziato che vedrà gli ultimi studenti tornare in classe il 16 settembre.

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