Differenze tra TFA Sostegno e percorsi Indire
Il TFA Sostegno si distingue dai percorsi Indire per la sua struttura più articolata:
- prevede l’acquisizione di 60 CFU universitari;
- 300 ore di tirocinio diretto nelle scuole;
- superamento di esami specialistici su pedagogia, didattica inclusiva e normativa scolastica.
In pratica, il TFA Sostegno percorso garantisce una formazione approfondita, indispensabile per affrontare le complessità dell’insegnamento di sostegno.
Tempistiche e posti disponibili: prime stime
Ad annunciare la pubblicazione del Decreto ministeriale relativo al X ciclo del TFA Sostegno 2025 entro la primavera, è stato lo stesso Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Seguendo i precedenti, il decreto autorizzativo potrebbe essere pubblicato entro fine maggio 2025. I bandi delle Università accreditate arriverebbero, pertanto, già entro la prima metà di giugno.
Inoltre, sulla base allo stanziamento triennale di 90.000 posti da parte del MEF e ai dati del IX ciclo (32.317 posti), si può tranquillamente ipotizzare che il X ciclo possa prevedere circa 32.000 posti, anche se il numero ufficiale è ancora da confermare.
Requisiti di accesso: chi può partecipare
I requisiti di ammissione, in attesa di conferma ufficiale, variano in base all’ordine scolastico:
- Scuola dell’Infanzia e Primaria: Laurea in Scienze della Formazione Primaria o titolo equipollente; diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002 o titolo estero equivalente;
- Scuola Secondaria di I e II grado: Abilitazione specifica per una classe di concorso o titolo estero equiparato; laurea magistrale o a ciclo unico idonea per almeno una classe di concorso; diploma ITP per insegnamento tecnico-pratico.
Prove selettive: struttura e contenuti
L’accesso al TFA Sostegno è subordinato al superamento di tre prove:
- Prova Preselettiva: test di 60 quesiti a risposta multipla (20 su lingua italiana e comprensione del testo, il resto su competenze logico-matematiche, pedagogia e didattica speciale) della durata di due ore. Ogni risposta corretta vale 0,5 punti, mentre non sono previste penalità per risposte errate o omesse;
- Prova Scritta: domande aperte o semi-strutturate su tematiche psicopedagogiche e metodologico-didattiche, con focus sulla progettazione educativa individualizzata e sulla normativa vigente;
- Prova Orale: colloquio per valutare competenze comunicative, approccio all’insegnamento di sostegno e capacità di gestire situazioni scolastiche complesse, anche attraverso analisi di casi e simulazioni didattiche.
Le prove in questione hanno come obiettivo quello di verificare:
- competenze linguistiche e di analisi del testo;
- conoscenze psicopedagogiche e didattiche inclusive;
- normativa scolastica;
- intelligenza emotiva, empatia, creatività e strategie innovative di problem solving.
Criteri di ammissione alle fasi successive
Alla prova scritta accedono i candidati che superano la preselezione, in numero pari al doppio dei posti disponibili per ciascun ateneo.
In caso di parità di punteggio, sono ammessi anche coloro che ottengono il punteggio minimo utile.
Questo meccanismo garantisce una selezione meritocratica, pur considerando la necessità di coprire il fabbisogno di insegnanti specializzati.
Prospettive per l’inclusione scolastica
Il X ciclo del TFA Sostegno rappresenta un’opportunità per formare nuovi professionisti capaci di rispondere alle esigenze degli alunni con disabilità.
Tuttavia, l’elevata selettività e la complessità del percorso richiedono una preparazione mirata.
Con l’apertura del bando all’orizzonte, gli aspiranti dovranno organizzarsi e prepararsi adeguatamente per affrontare un iter che potrebbe ridefinire il loro futuro professionale nel sistema educativo italiano.