Non ci sono ancora certezze circa una possibile data di riapertura dei corsi da 60 CFU. La buona notizia è che per il prossimo anno, quindi nel 2026, l’abilitazione non sarà requisito obbligatorio per le GPS, al contrario di quanto invece avviene per i concorsi scuola dopo la fine della fase transitoria (e dunque in vista del prossimo bando del 2025, il Pnrr che sarà bandito a dicembre con prove in calendario a inizio anno prossimo per consentire l’immissione in ruolo dei vincitori dall’anno scolastico 2026/27).
Nuovo percorso in stand by
Tornando ai percorsi abilitanti, sono un istituto regolamentato dalla legge 79/2022 e il DPCM del 4 agosto 2023. In base a questa normativa, il ministero ha previsto un bando per ogni anno scolastico. Al momento però non c’è ancora una data di riferimento per l’avvio del prossimo ciclo. Probabilmente ne sapremo di più con l’inizio del prossimo anno scolastico.
Al momento infatti tutte le energie del ministero e non solo sono concentrate su avvio dei Corsi Indire e Tfa, prima possibile, nuova procedura per la conferma del docente di sostegno su richiesta della famiglie e soprattutto sulle consuete procedure estive inerenti le immissioni in ruolo e l’informatizzazione nomine supplenze con presentazione della domanda per le 150 preferenze prima e avvio dell’algoritmo poi, a fine agosto.
Accesso a prima fascia e concorsi
E’ però normale che una buona fetta di docenti sia particolarmente interessato all’avvio di un nuovo ciclo di percorsi abilitanti da 60 cfu, dal momento che l’abilitazione consente l’accesso alla prima fascia GPS e ai concorsi. La buona notizia è che per il momento non è ancora obbligatoria per iscriversi alla seconda fascia GPS, che rimane comunque attiva.
Questo non significa però che possedere l’abilitazione sia superfluo, dal momento che chi possiede l’abilitazione mantiene la priorità nell’attribuzione delle supplenze.