La digitalizzazione della didattica al centro del Piano nazionale di riforma
E’ la didattica a distanza la risorsa su cui è incentrato il programma degli interventi per la scuola del Piano nazionale di riforma (Pnr), oggi al centro del tavolo del Consiglio dei ministri.
Il Pnr è il documento programmatico che dovrà essere inviato a Bruxelles con l’illustrazione della strategia seguita per la realizzazione del Documento di economia e finanza.
Per la scuola si è trattato di mettere a punto l’insieme degli interventi finalizzati a garantire la formazione assicurando il rispetto delle disposizioni sanitarie. Accanto al capitolo relativo all’edilizia scolastica, l’altro grande settore di intervento è costituito dalle opere finalizzate al potenziamento della didattica a distanza, anche con l’obiettivo di essere in grado di fronteggiare un’eventuale nuova emergenza sanitaria legata al coronavirus. A questo fine uno dei capitoli del piano è costituito dalla “teledidattica”, per la quale è prevista l’estensione a tutti gli istituti della fibra ottica. Nello specifico il Pnr prevede il collegamento gratuito per cinque anni, attraverso la fibra ottica a 1 Gbps. Per il raggiungimento di tale obiettivo sono stati stanziati 400 milioni, mentre complessivamente i fondi destinati alla scuola raggiungono i tre miliardi.
“L’innovazione didattica è la dimensione fondamentale per il rilancio del sistema di istruzione e il punto di partenza per porre gli studenti al centro della loro esperienza scolastica. – si legge nel testo – Quest’ultima deve però passare per una digitalizzazione intelligente”. E’ evidente come la didattica a distanza non sia più considerata uno risorsa emergenziale, ma lo strumento per garantire una scuola al passo con i tempi
©Alberto Barelli
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