Fonte: Tutto Oggi – 6 ottobre 2020
C’è il via libera, da parte del ministero della salute, all’uso dei test rapidi a scuola. Nel frattempo, il ministro Azzolina ha svelato i numeri del contagio registrati fino ad oggi, “numeri contenuti, ma da monitorare”: 0.047% dei docenti, 0.059% degli Ata e 0,021% degli studenti. I test rapidi saranno indispensabili per capire se I sintomi presentati sono riconducibili ad influenza o a Covid. Il Comitato Tecnico Scientifico ha riconosciuto che I test rapidi antigenici hanno attendibilità sufficientemente elevata per essere utilizzati, ma nel caso di “sospetto diagnostico si può ricorrere anche al test antigenico rapido”, ha sottolineato il direttore generale del ministero Giovanni Rezza.Appena è stata pubblicata l’ordinanza, il commissario straordinario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, ha richiesto la fornitura di 5 milioni di test da presentare entro giovedì 8 ottobre. Test che non serviranno solo per le scuole. Arcuri spiega cje l’obiettivo “è di soddisfare I fabbisogni connessi ai movimenti internazionali di passeggeri da zone ad alto contagio e alle necessità derivanti dalla riapertura delle scuole”. Domani il progetto pilota partirà dal Lazio con test rapido nelle scuole materne, elementari e medie. “Sul fronte dei test rapidi a scuola si stanno orientando da settimane alcune regioni: Lazio e Veneto, ma anche Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Friuli Venezia Giulia. Con bandi di gara d’acquisto per kit di tamponi rapidi antigenici. Dai 2 milioni per il Veneto a 1,2 milioni per la Lombardia, ai 2 milioni per l’Emilia Romagna”.
Marco Nobilio