Fonte: ROARS – 6 novembre 2020
Le università in Italia e in Europa negli ultimi sette secoli hanno rappresentato i pilastri della civiltà, fornendo le classi dirigenti e orientando le politiche di sviluppo del pianeta. Continuerà a essere così anche in futuro? Non può essere considerato scontato. La domanda potrebbe apparire retorica ma, credetemi, non lo è. Google promuove corsi di formazione online di 3-6 mesi, attraverso i quali viene rilasciato un certificato che è considerato equiparato ad un corso universitario di quattro anni tradizionale (Google Career Certificates, 14 Luglio 2020). Precedentemente Microsoft (Global skills initiative, 30 Giugno 2020) fornirà già da questo anno “nuove abilità digitali” a venticinque milioni di americani per consentire di affrontare Covid-19. Si potrebbe pensare che è positivo che i grandi della tecnologia aiutino chi ha perso l’occupazione e fornire “nuove abilità digitali”. In realtà, come spiega David Leibowitz su Medium.com nell’articolo “Non hai più bisogno dell’università, dice Google” ciò potrebbe costituire un colpo mortale per un sistema universitario già in crisi. Secondo il National Student Clearinghouse Research Center, negli USA negli ultimi dieci anni si registra l’11% di studenti in meno. Anche in Europa, nche a causa del Covid-19, le cose non vanno benissimo. Se il resto del mondo piange, l’Italia non ha motivi di ridere.Per le immatricolazioni si prevede un calo possibile del 20%. Tutti gli atenei si stanno attrezzando per i corsi online. Si tratta di una misura ragionevole, ma investire troppo su questo settore credo sia una mossa sbagliata. Non sarà possibile ottenere la stessa qualità dei corsi online del MIT. Inoltre il rischio è di avvalorare l’idea che l’università sia soltanto un modo per fornire contenuti informativi ad utenti paganti (…). Secondo Google i corsi universitari tradizionali obsoleti, perché non al passo con i cambiamenti dell’economia. I corsi dovrebbero durare al massimo un semestre. Ma va chiarito che compito dell’università non è la fornitura di aggiornate competenze (digital skills) ma creare nuova conoscenza. La creazione di nuova conoscenza si ottiene attraverso un processo comunitario che coinvolge i professori, gli studenti e tutto il personale universitario. Nuova conoscenza nasce dalla ricerca, l’insegnamento e il contatto con il mondo produttivo. Se questa è la funzione dell’università si deve sostenere la sua riqualificazione.
Abstract articolo di Luca Gammaitoni