CHI TORNA A SCUOLA E CHI NO. L’ITALIA SI SCOLORA MA E’ ANCORA LA DAD A FARLA DA PADRONE

Chi difende la scuola in presenza, una sparuta pattuglia, perché lo fa?

Di solito non per l’unico motivo valido: il diritto all’istruzione degli italiani. La scuola in presenza insomma è un mezzo e solo nelle dichiarazioni, sempre meno in evidenza del Ministro Lucia Azzolina, un fine. Ad esempio la sua collega con delega alla Famiglia:  “Mi aspetto – sottolinea la ministra per le pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti parlando con l’ANSA – un piano di organizzazione dei trasporti locali e dei servizi sanitari dedicati per la scuola che permetta di arrivare già dai primi giorni di dicembre ad una forma di didattica quanto meno integrata per le scuole che adesso sono in dad al 100%”. Le famiglie sono stremate da figli a casa da gestire. Rimandiamoli a scuola. Alcuni da oggi lo faranno. Ecco chi Per effetto del declassamento cromatico di alcune regioni, oggi sono in didattica a distanza 3.320.958 alunni mentre rientrano in classe 719 mila. Restano infatti a casa collegati con i loro professori in dad 2.734.012 studenti degli istituti della secondaria di secondo grado, oltre a circa 507mila alunni del primo ciclo nelle zone rosse rimaste (Campania, Toscana e Abruzzo), per un totale complessivo di 3 milioni e 241mila ragazzi. A questi vanno però aggiunti 79.995 alunni di seconda e terza media del Piemonte: il governatore Cirio, nonostante la Regione sia diventata zona arancione, ha deciso di tenere ancora questi studenti in DaD. In Calabria e in Lombardia, passate dal rosso all’arancione, da lunedì ritorneranno a seguire le lezioni in presenza circa 719mila alunni, per la maggior parte delle classi seconde e terze di scuola secondaria. In Campania dal 25 novembre sono tornati a scuola solo i più piccoli, ovvero i bambini della scuola dell’infanzia e della prima classe della scuola elementare; è stato infatti prorogato fino al 7 dicembre il regime di didattica a distanza dalla seconda classe della scuola primaria. Tra gli alunni che seguiranno le lezioni in presenza ci saranno anche 164.140 alunni con disabilità, mentre altri 97.540, quasi tutti di scuola secondaria di II grado, dovranno seguire l’attività da casa, a meno che non vogliano frequentare anche da soli le lezioni preparate per loro a scuola. Con il rientro in classe degli alunni, non saranno più 362mila i docenti che dai primi di novembre erano stati costretti a seguire i loro alunni a distanza: saranno infatti 331.557 quelli che continueranno a farlo da casa. Saranno in classe anche 110.091 docenti di sostegno, mentre 60.288 loro colleghi seguiranno gli alunni affidati in altra forma.

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