Prof anti-Covid, uso improprio Il ministero ai presidi: non vanno usati per le supplenze

Fonte: ItaliaOggi – 15 dicembre 2020

I docenti dell’organico Covid devono essere impiegati per ridurre il numero di studenti per classe e devono avere un orario di lavoro stabile. Vanno infatti considerati come docenti la cui funzione è quella di «garantire una migliore gestione dei gruppi classe, al fine di ottimizzarne la numerosità», come ha ribadito il dirigente del dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del ministero dell’istruzione, Max Bruschi, nella nota del 9 dicembre scorso. Il capo dipartimento ha ricordato, inoltre, che la funzione del personale Ata, sempre dell’organico Covid, è quella di «attuare le attività necessarie alla garanzia del diritto allo studio nonché alla sicurezza e all’igiene degli ambienti». Si tratta, ha specificato, di potenziamento di organico di natura congiunturale finalizzati a fare fronte alle impellenti necessità dovute a prevenire e contenere i contagi. E non di mere risorse aggiuntive da utilizzare per supplenze e lavori ausiliari. Bruschi ha anche ribadito ai dirigenti scolastici che per le assunzioni nelle scuole dell’infanzia e primarie si devono prendere in considerazioni docenti che siano «perlomeno iscritti al corso di laurea di Scienze della formazione primaria» e di assegnarli alle classi direttamente sull’orario curriculare. La nota contiene le prime disposizioni per dare attuazione alle misure introdotte dall’ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri emanato il 4 dicembre scorso,  che prevede la data del 7 gennaio prossimo per il ritorno alla scuola in presenza. L’attività in presenza è prevista solo per il 75% degli alunni e a  questo proposito Bruschi ha esortato i dirigenti scolastici ad organizzare il servizio in modo flessibile anche per classi, per classi parallele e per indirizzi. Ciò in considerazione della necessità di garantire un ottimale svolgimento del servizio rispettando le norme anti-Covid. Il capo dipartimento ha ricordato che dovrà essere consentito anche lo svolgimento degli esami di qualifica dei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP), mentre la raccomandazione per i dirigenti degli ambiti territoriali è di  raccordarsi con i dirigenti scolastici per riferire ai tavoli di coordinamento per i trasporti che saranno attivati presso le prefetture.

Abstract articolo di Marco Nobilio

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