SAPER INSEGNARE IN MODO AVVINCENTE: LA SFIDA DELLA DIDATTICA A DISTANZA

“Thank you for making a difference every day” ed anche un bel “We love you” tra gli altri cartelli che il professor Brown, docente della Chapman University, si è ritrovato a visualizzare sullo schermo il giorno dell’ultima lezione online del semestre. Una bella e inaspettata sorpresa da parte degli studenti, che ha commosso l’insegnante fino a fargli scendere le lacrime. L’intera ripresa video sta facendo il giro del mondo, riscontrando migliaia di commenti di apprezzamento e di like. A colpire è la scena di commozione ma noi vogliamo soffermarci su questa storia per l’insegnamento che, a nostro avviso, può essere tratto da essa. Cioè che è possibile svolgere la didattica a distanza in modo avvincente e tenendo vivo l’interesse degli studenti, riuscendo a ottenere ottimi risultati. Questo, ovviamente, se le lezioni sono organizzate con impegno e passione. L’augurio è quindi che questa lieta vicenda possa stimolare i docenti a individuare modalità di organizzazione delle lezioni a distanza sempre più coinvolgenti e strutturate in modo originale. Passato il momento iniziale, che per molti insegnanti italiani ha significato fare i conti con la carenza degli strumenti digitali o connessione insufficiente per molti studenti, ora si può pensare a migliorare la didattica in base all’esperienza acquisita in questi mesi. Molti docenti, questo va sottolineato, hanno fatto veramente l’impossibile per garantire le lezioni a distanza, anche se si è trattato di gestire una novità assoluta.  Nella prima fase della chiusura delle scuole vanno riconosciute tutte le scusanti. Dopo mesi diventa meno comprensibile che tanti docenti continuino a fare lezioni online con la stessa modalità con la quale spiegavano le materie in classe. Il risultato, noia mortale a parte, è ovviamente disastroso sia per l’insegnante stesso, che per gli studenti. A nessuno è richiesto di diventare provetti professor Brown ma sapersi rinnovare può fare bene in primo luogo proprio a se stessi. I risultati saranno apprezzati dagli studenti e, anche se non tutti i docenti avranno in premio uno show come quello toccato (meritatamente) al professor Brown, si tratterà comunque di una bella soddisfazione. Alla faccia di questo terribile virus e della pandemia, che per la scuola avrà avuto almeno un suo lato positivo, facendo compiere a tutti un passo in avanti.

Alberto Barelli

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