Italia zona rossa dal 31 dicembre al 3 gennaio: cosa cambia

Fonte: Orizzontescuola.it, 30 dicembre

Da domani, giovedì 31 dicembre e fino a domenica 3 gennaio, l’Italia tornerà ad essere zona rossa.

Vietati gli spostamenti se non in due, una sola volta al giorno, e per andare da parenti o amici. Punto fermo del lockdown di Capodanno è che si trascorrerà in famiglia e che il coprifuoco scatterà sempre alle 22. Nei giorni in cui l’Italia sarà zona rossa sarà necessario portare sempre con sé l’autocertificazione che motiva l’uscita da casa secondo le deroghe previste dalle norme che hanno definito le misure di contenimento dei contagi da coronavirus per questo periodo natalizio. Il modulo va compilato ogni volta che si esce – secondo le deroghe previste – e in caso di controlli va consegnato alle forze dell’ordine, che comunque hanno con loro il modulo in modo da poterlo compilare sul posto. Fermo restando che il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre un motivo legittimo di spostamento, e che è sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità, senza distinzione tra giorni e orari, fino al 6 gennaio sono vietati gli spostamenti fuori Regione, anche per andare a trovare parenti e amici. Ci sono alcune deroghe: nei giorni rossi (31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio) è possibile effettuare un solo spostamento al giorno per andare a far visita a parenti e amici, comunque per un massimo di due persone a cui si possono aggiungere i minori di 14 anni, i disabili o persone non autosufficienti; questi spostamenti saranno consentiti anche al di fuori del proprio comune, purché nella stessa Regione, sempre dalle 5 alle 22. Nei giorni arancioni (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio) gli spostamenti sono liberi all’interno del proprio comune, dalle 5 alle 22, così come le visite, mantenendo lo stesso principio e un massimo di due persone non conviventi in visita per abitazione. Negli stessi giorni sono consentiti gli spostamenti al di fuori dei comuni con meno di 5mila abitanti in un raggio di 30 chilometri (anche in un’altra Regione), ma non nei capoluoghi di provincia. Per ogni spostamento bisogna avere l’autocertificazione.

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