La scuola chiede vaccini subito: dal 7 gennaio in aula al 50%. Ma i presidi: «Rientro difficile»

Fonte: Il Messaggero – 30 dicembre 2020

I sindacati chiedono una corsia preferenziale per insegnanti e personale della scuola per l’accesso ai vaccini anti-Covid. Alla vigilia della riapertura degli istituti previsto per il prossimo 7 dicembre tutte le sigle chiedono che docenti, bidelli, presidi, personale di segreteria, non debbano attendere mesi: «Sarebbe troppo tardi», spiegano, facendo sapere che porranno quanto prima il tema ai rappresentanti istituzionali che incontreranno nei prossimi giorni. Per Maddalena Gissi, che guida la Cisl scuola, «nel piano delle vaccinazioni bisogna dare priorità innanzitutto ai docenti che devono fare gli esami di Stato, per garantire che l’esame di maturità sia in presenza». La proposta è stata ribadita da Francesco Sinopoli, segretario della Cgil Scuola, che ha scritto in tal senso nei giorni scorsi al ministro della Salute Roberto Speranza. Per Pino Turi, a capo della Uil scuola, le scuole devono diventare «sedi di vaccinazione, proprio perché il personale è necessario che sia in servizio, mentre se fosse chiamato per la vaccinazione presso altre sedi, dovrebbe interrompere la propria attività in un eterno ‘stop and go’».

Complessivamente i docenti nella scuola italiana sono 916 mila, il personale Ata ammonta a 222 mila, i dirigenti sono 7784. Ma la priorità, chiedono i sindacati, oltre che al personale che sarà impegnato negli esami di Stato, va data alle maestre della scuola d’infanzia e primaria (345 mila queste ultime), ai docenti di sostegno e ai docenti ultra 55enni, pari a oltre 300 mila. Ci sono anche parlamentari – come il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni – i quali pensano che per alcune categorie, come chi lavora nella scuola, la discussione sull’obbligatorietà del vaccino anti-Covid «non debba essere un tabù». Intanto le scuole si organizzano per la riapertura il 7 gennaio ma i presidi mostrano grandi perplessità. «La ripresa del 7 gennaio, soprattutto per quanto riguarda le scuole superiori, presenta diverse criticità», lamenta il Presidente dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi) Antonello Giannelli.

Abstract articolo di Annalisa Cangemi

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