I presidi italiani i più pagati ma i meno soddisfatti

Fonte: la Repubblica – 24 febbraio 2021

I presidi italiani sono più pagati ma anche i meno soddisfatti al mondo, secondo un’indagine dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). A determinare l’insodisfazione è l’emergenza sanitaria, per la quale sono stati sottoposti a un vero e proprio superlavoro. “Sebbene – si legge nello studio – i contratti e le norme diano un’idea della responsabilità che i capi di istituto potrebbero essere stati tenuti ad assumere durante la pandemia, queste potrebbero non riflettere sempre ciò che è accaduto nella pratica. Durante questa crisi senza precedenti, i capi di istituto hanno anche assunto compiti non dovuti e che non hanno mai affrontato negli anni precedenti”. Ma quanto è il compenso dei presidi? La media Ocse è di 73mila dollari Usa. I capi d’istituto italiani, con oltre 107mila dollari, si piazzano soltanto dopo Australia e Regno Unito. Ma, guardando il differenziale con i loro docenti, sono i più pagati al mondo. Un preside australiano guadagna l’85% in più di un proprio insegnante, nel Regno Unito si sale al 136%: quasi due volte e mezzo. In Italia si sale ancora: siamo al 160%, pari a oltre due volte e mezzo lo stipendio medio di un docente in cattedra. Tradotta in euro (in base al potere d’acquisto in Italia) sfiora i 72mila euro lordi annui. Una cifra che non li soddisfa affatto. (…) L’Ocse indaga anche i motivi che inducono i dirigenti scolastici a dichiararsi insoddisfatti del proprio lavoro. Il 71% punta il dito sul lavoro amministrativo, come fonte di “un bel po'” o “molto” stress. Circa la metà dei capi di istituto ha anche segnalato altri compiti come fonti di affaticamento mentale: tenersi al passo con le mutevoli esigenze delle autorità locali, comunali/regionali, o nazionali/federali (il 55%); essere ritenuti responsabili del conseguimento dei risultati degli studenti (il 46%) e fronteggiare le richieste o le preoccupazioni dei genitori, fonte di stress per il 47%. E nel corso della pandemia c’è da credere che i motivi di preoccupazione siano aumentati.

Abstract articolo di Salvo Intravaia

Articoli recenti

PNNR SCUOLA VERSO LA PROROGA

PNNR SCUOLA VERSO LA PROROGA

Ipotesi proroga per la presentazione dei progetti finanziati con i fondi del PNNR. Per molte scuole riuscire a completare la procedura entro il 30 settembre è impresa impossibile, quindi sono centinaia le richieste avanzate al ministero per uno slittamento della...

PUBBLICATO IL DECRETO 60 CFU IN GAZZETTA

PUBBLICATO IL DECRETO 60 CFU IN GAZZETTA

Il tanto atteso Dcpm 60 Cfu, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che definisce i nuovi percorsi di formazione iniziale degli insegnanti della scuola secondaria di I e II grado firmato lo scorso luglio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il testo...