Sul sole 24 ore si parla di stabilizzazione di precari: Il premier Draghi è convinto, non potrà ripetersi il record di 200 mila supplenti che si è raggiunto nel settembre 2020, e da qui la richiesta al ministro Bianchi di un impegno per una soluzione in proposito. Si sta quindi lavorando a un maxi piano di stabilizzazioni che potrà coinvolgere fino a 50 mila/60 mila precari, numero che corrisponde alle cattedre rimaste vacanti alle quali se si aggiunge il numero di pensionamenti (27.500) si raggiunge il numero di quasi 90 mila unità necessarie. Considerando che i concorsi ordinari attesi per il 2022 anche se anticipati all'estate non riuscirebbero comunque a garantire la copertura del personale entro settembre 2021, rimane intanto come punto fermo il concorso straordinario indetto dalla ministra Azzolina, di cui si è in attesa delle liste dei vincitori e che dovrebbe portare in cattedra 32 mila precari con 3 anni di servizio; considerando gli inserimenti con Gae l’esigenza di personale si attesterebbe quindi sulle 50 mila unità. Le ipotesi che si stanno vagliando sono due: la prima riguarda lo sblocco della mobilità e la rimozione del vincolo dei 5 anni con il quale circa 100/130 mila insegnanti potrebbero riavvicinarsi alle proprie residenze con il contestuale avvio di una Corso-concorso “semplificato” e incentrato sui titoli di servizio che permetterebbe l’inserimento di precari a partire dall’anno scolastico 2022/23. La seconda ipotesi riguarderebbe invece il rinvio di un anno della mobilità e la conferma di tutti i precari sui posti attualmente occupati, fermo restando concorso di cui sopra. L’idea è di stabilizzare in ordine di graduatoria poiché molti dei supplenti che hanno avuto una cattedra temporanea ad oggi non sono abilitati ed è chiaro il rischio dei ricorsi. Riguardo al versante politico M5S e Italia Viva contrari alle sanatorie mentre Pd e Lega favorevoli alla stabilizzazione dei precari .
Ilaria Montenegri
Fonti il sole 24 ore; orizzontescuola.it