Sostegni Bis, fondi per l’edilizia e per servizi anti-Covid

Fonte: Il Sole 24 Ore – 7 luglio 2021

Abstract articolo di Eugenio Bruno e Claudio Tucci

Da un lato c’è la variante Delta che rischia di far aumentare i contagi. Dall’altro lato c’è la campagna di vaccinazione degli studenti che resta da pianificare e ci sono ancora 215mila unità tra docenti e personale tecnico-amministrativo non immunizzate, e quindi da convincere, come ha detto ieri il commissario Figliuolo.

Ma il governo spinge per la ripartenza in presenza, in sicurezza, e nel Sostegni bis stanzia altri 400 milioni per rinnovare, anche nel 2021-2022, l’organico aggiuntivo Covid.

Secondo le primissime stime, si tratta di 60-70mila tra insegnanti e Ata, in più, da assumere a tempo determinato dall’avvio delle lezioni e fino al 31 dicembre. Poi con la legge di bilancio autunnale e in base all’andamento epidemiologico si vedrà se proseguire o no.

I prof aggiuntivi (40mila si stima) dovranno essere utilizzati per attività di recupero degli apprendimenti persi in questo anno e mezzo di eccesso di Dad, ed essere a disposizione dei presidi per garantire il rispetto delle regole sanitarie, che, con ogni probabilità, saranno mantenuto a settembre (in primis, distanziamento e mascherine).

Anche per smistare le classi e, dunque, ridurre al minimo l’impatto della Dad. Il personale Ata dovrà invece servire soprattutto per le attività di sanificazione.

Ma le novità del Dl Sostegni-bis alla voce scuola non finiscono qui. Oltre a una precisazione delle voci per cui si potranno spendere i 350milioni già previsti dal testo originario per acquisto di beni e servizi anti-Covid, uno degli emendamenti riformulati e al vaglio della commissione rinnova il tavolo con i prefetti per far quadrare corse dei mezzi e orari di ingresso e uscita nelle classi, già previsto (per la verità con alterne fortune) quest’anno e in scadenza al luglio con tanto di potere sostitutivo delle Regioni in caso di inadempienza. Perché è evidente che insieme ai vaccini e agli spazi i trasporti rappresentano ancora un altro elemento cruciale per la riapertura di settembre.

Nel pacchetto dei correttivi riformulati su cui governo e maggioranza hanno trovato l’intesa c’è anche la norma che prova salvare dal default oltre 800 comuni.

Per questi municipi si prevede la possibilità di ripianare l’extra-deficit in 10 anni anche grazie alle risorse aggiuntive salite ora a 160 milioni, che si vanno a sommare ai 500 milioni già stanziati dal Sostegni bis.

Altro tema atteso e che sarà messo al voto oggi in commissione Bilancio è quello della revisione dei prezzi dei materiali in edilizia nei contratti pubblici. Per i contratti in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della nuova norma (25 luglio prossimo) il ministero delle Infrastrutture dovrà rilevare le oscillazioni in aumento o in diminuzione dell’8% relative al primo semestre del 2021 dei singoli prezzi dei materiali.

Per le variazioni in aumento, a pena di decadenza, l’appaltatore dovrà presentare alla stazione appaltante domanda di compensazione entro 15 giorni dalla pubblicazione decreto ministeriale sulle oscillazione dei prezzi.

La riformulazione da parte del governo di un emendamento del deputato M5S Luca Carabetta riapre alla possibilità per le startup innovative di costituirsi online, dopo la bocciatura del Consiglio di Stato. Prevista anche la sanatoria per le 3.500 startup costituitesi con modalità digitale prima della sentenza del Consiglio di Stato: dovranno passare dal notaio, nelle more dell’emanazione del decreto, solo per modifiche dell’atto costitutivo o dello statuto.

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