CONTRO IL BULLISMO A SUON DI CINEMA

Dei bei film istruttivi al posto di romanzine e richiami. Questa potrebbe essere la soluzione efficace per arginare il fenomeno, prima che si arrivi a episodi gravi con conseguenti sospensioni o denunce.

Stiamo parlando del bullismo, vera e propria piaga della scuola che anche in questi giorni sta tenendo sempre più banco nelle cronache.

Dall’inizio dell’anno a nord a sud si sono registrati infatti numerosissimi casi . Ma c’è un aspetto positivo: finalmente di bullismo si sta iniziando a parlare seriamente, e pare proprio che ci sia tutta l’intenzione di affrontare la questione.

Il segnale che qualcosa sembra muoversi è che, accanto a provvedimenti legislativi, si inizia ad affrontare la situazione dal punto di vista culturale. Una maggiore sensibilizzazione è la chiave per fare emergere il fenomeno e incentivare le vittime a denunciare le violenze subite.

Una serie di pronunciamenti di giudici ha contribuito a portare il tema al centro dell’attenzione. Si va dal padre che ha denunciato il proprio figlio, alle norme che riconoscono la responsabilità degli insegnanti per gli atti di bullismo compiuti a scuola.

Se è vero però che prevenire è sempre la soluzione migliore, ecco che portare i ragazzi al cinema può essere una piacevole strada per far comprendere la gravità e le conseguenze di determinati atti.

Storie di bullismo sono la trama di film divenuti celebri. Oltre a contribuire a far conoscere il problema, educatori e psicologi hanno costatato che sono stati un ottimo strumento per fare riflettere studenti e insegnanti e soprattutto per portare ragazzi difficili a modificare comportamenti sbagliati.

Proiettare a scuola alcuni dei film più riusciti potrebbe quindi permettere di ottenere molti più risultati di mille lezioni.

Facendo una ricerca dei titoli si scopre come i film dedicati a questo argomento siano una marea. Accenniamo qui soltanto a pellicole che hanno riscosso particolare successo. Per esempio Wonder, che ha per protagonista un bambino con una deformazione facciale ed è quindi bersagliato dai compagni.

Cyberbulluy è un titolo che non ha bisogno di presentazione, mentre La forma della voce è invece un cartone animato, che vede protagonisti una coppia di ragazzi.

La lista sarebbe comunque tropo lunga: in rete si trovano anche liste di ben cinquanta film. Insegnanti e dirigenti scolastici hanno solo l’imbarazzo della scelta e di qualche ora di cinema gli studenti saranno ben contenti.

Direttore Dott. Alberto Barelli

Articoli recenti

Iscrizioni aperte al percorso 30 cfu ex art. 13

Iscrizioni aperte al percorso 30 cfu ex art. 13

Per abilitati a una classe di concorso, specializzati TFA , abilitati e abilitanti ai 60 CFU Percorso 30 CFU ex art. 13: chi può accedere Gli specializzati nel TFA, fermo restando il possesso del titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso,...