Quando tutto sembrava pronto per l’introduzione dei 60 cfu, ecco che nel dibattito pubblico relativo all’istruzione rispuntano i 24 cfu: il celebre (e a volte contestato) requisito istituito dalla ex ministra Azzolina e mandato in soffitta da Bianchi, potrebbe vivere una seconda stagione.
NOVITÀ – Nel decreto Milleproroghe, infatti, sono state presentate diverse richieste riguardanti il mondo della scuola e tra queste, la più eclatante, è la possibilità di una proroga dei 24 cfu avanzata dal sindacato Anief.
Da qualche giorno a Palazzo Madama si sta vagliando il decreto, col Senato chiamato ad effettuare tutte le valutazioni del caso.
Tra un mese al massimo ci saranno le risposte ufficiali che chiariranno l’iter da seguire per gli aspiranti docenti senza titolo di accesso.
Essendo infatti slittata la nota con annessi chiarimenti sui 60 cfu da parte del Ministero, attualmente chi non ha ottenuto i 24 cfu entro il 31 ottobre 2022, sembra destinato ad essere tagliato fuori dal mondo della scuola fino al 31 dicembre 2024.
La richiesta di Anief è tesa proprio a tutela queste persone, altrimenti impossibilitate a partecipare a concorsi.
TFA
A proposito di concorsi, il più imminente dovrebbe essere il TFA, ambito da molti aspiranti docenti, o da chi è già da molti anni in graduatoria.
Tale modifica è stata richiesta in seguito alla mobilitazione di chi in questi giorni sta effettuando varie ricerche per capire i titoli richiesti per l’ammissione alla preselettiva.
Nel giro di poco tempo tutto sarà più chiaro, con molti aspiranti insegnanti che incrociano le dita confidando in una proroga insperata fino a qualche settimana fa.
Le date del TFA non sono ancora state diramate, ma presumibilmente il più ambito concorso scolastico potrebbe svolgersi in primavera; non essendo state ancora calendarizzate le prove, nel caso in cui venissero reintrodotti i 24 cfu – per permettere nuovi conseguimenti del titolo – potrebbe esserci un ulteriore slittamento del concorso.
Gaia Lupattelli
