Calendario delle lezioni prolungato in estate? Non si frigge con l’acqua. No, non siamo vittime di un colpo di sole. Prima di concludere “che c’azzecca” pensate che, invece, il detto appare pienamente appropriato alla situazione attuale. Tradotto per il mondo della scuola suona più o meno “non si possono tenere aperte le scuole senza insegnanti”.
Fatto sta che secondo i sindacati la proposta di tenere aperte le aule anche nel periodo estivo si scontra con una realtà tutt’altro che favorevole. O, meglio, precaria, visto che il dito viene puntato sul numero dei docenti precari. Per la Cgil sarebbe infatti ben trecentomila.
il modello “sprink break”
Quest’anno l’idea di prolungare le lezioni è stata rilanciata proponendo di seguire il modello “spring break” del Nord Europa. Ossia prevedendo una lunga pausa tra Natale e Pasqua e il prolungamento del calendario a giugno e settembre. Secondo la proposta gli istituti dovrebbero restare aperti nel pomeriggio anche per assistere i ragazzi a fare i compiti. La perplessità è che si riesca nell’impresa, visto che a fatica viene garantita la copertura delle cattedre durante il normale periodo scolastico.
Percorsi abilitanti e per il sostegno
Visto il ritardo con il quale se ne sta ancora solo parlando i docenti pare che possano dormire sonni tranquilli. Visto che sarà difficile che vengano precettati per insegnare sotto il sol leone il tempo potrebbe invece essere impiegato in modo molto più produttivo. Il periodo estivo soprattutto per i precari può essere dedicato ad acquisire titoli e punteggio, nonché per seguire i percorsi abilitanti e per il sostegno. Lasciare alle spalle la condizione di precariato ben vale qualche sudata in più su libri e test.
Alberto Barelli