Le nuove Indicazioni Nazionali per il primo ciclo di istruzione propongono un modello educativo che colloca le discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) al centro del curricolo scolastico. L’insegnamento matematico-scientifico-tecnologico viene presentato come interdisciplinare e integrato, con l’obiettivo di formare cittadini in grado di orientarsi nella complessità contemporanea e di contribuire attivamente alla costruzione del futuro.
Un approccio laboratoriale
Il documento ministeriale indica la necessità di partire dalla realtà vissuta dagli alunni, favorendo l’osservazione e l’interazione concreta con l’ambiente. Questa impostazione permette agli studenti di acquisire familiarità con i concetti scientifici attraverso un apprendimento attivo e partecipativo.
Le STEM diventano così un “laboratorio di idee” in cui:
- gli studenti formulano ipotesi;
- progettano soluzioni;
- discutono e argomentano in modo critico;
- sviluppano competenze trasversali e operative.
Innovazioni e obiettivi trasversali
Tra le novità introdotte, le Indicazioni includono:
- l’introduzione dell’informatica fin dalla scuola primaria;
- l’attenzione alla dimensione storica delle discipline, per comprendere l’evoluzione del sapere scientifico e valorizzare il ruolo dell’errore;
- il collegamento con l’educazione civica e le questioni legate alla sostenibilità ambientale e sociale.
L’interdisciplinarità mira a sviluppare pensiero critico e creativo, rafforzando la consapevolezza del legame tra scienza, società e responsabilità individuale.
Focus sulle discipline
Scienze: lo studio è basato su osservazione, astrazione, ipotesi e sperimentazione; l’obiettivo è promuovere una mentalità aperta e curiosa;
Tecnologia: viene intesa come applicazione consapevole dei risultati scientifici; l’insegnamento invita a riflettere sull’impatto sociale delle innovazioni, superando la visione della tecnologia come fine.