SCUOLA DI BUON SENSO

Segnali di buon senso. Anzi, atti concreti. Questa la sorpresa di questi ultimi giorni, che ci hanno regalato una serie di provvedimenti ragionevoli e portatori di benefici per il mondo della scuola. Tanto che verrebbe da chiedersi: “dormo o son desto?”.

Eccoveli elencati e vedrete che concorderete sul fatto che siamo di fronte a una ventata di saggezza e concretezza davvero inusuale per il nostro paese. O, meglio, straordinaria rispetto a una macchina politica e burocratica che ci ha abituato da sempre a ben altro.

SCUOLE NON PIU’ SEDE DI SEGGI ELETTORALI

Prima decisione che non esitiamo a giudicare sorprendente, quanto saggia: in oltre cento Comuni le scuole non saranno sede di seggi elettorali. Sono così oltre trentamila gli studenti che non perderanno le lezioni a causa delle consultazioni in programma la prima settimana di ottobre. Non c’è bisogno di sottolineare l’importanza di non perdere giorni di scuola dopo la sospensione delle lezioni in presenza a causa del Covid, che ha determinato enormi ritardi e compromesso la continuità formativa.

Di una tale decisione si parla da decenni a ogni scadenza elettorale. Dopo oltre un anno di chiusura delle scuole si trattava di un provvedimento da approvare a occhi chiusi e forse si poteva fare di più. Ma ben venga questo passo, anche se limitato a un numero ristretto di scuole.

NIENTE GREEN PASS PER UNA BREVE PRESENZA A SCUOLA

Secondo ragionevole provvedimento di questi giorni: per chi deve recarsi in una scuola per breve tempo non sarà necessario il possesso del Green pass. Si potrà insomma andare a ritirare un documento o consegnare una pratica o, più semplicemente, poter avere un breve colloquio con un insegnante, anche se non si ha il ‘passaporto’ verde. Viste le proteste contro i vaccini e il numero elevato di genitori sprovvisti di Green pass si tratta di una norma che permetterà di scongiurare chissà quante situazioni problematiche. Forse anche in questo caso ci si poteva pensare prima, arrivando all’apertura delle lezioni avendo già rassicurato tutti sulla questione. Ma meglio tardi che mai.

RICORSO ALLA DAD SENZA POLEMICHE

Aggiungiamo un terzo lieto evento. Alla faccia delle polemiche e degli strali contro la didattica a distanza, a questa modalità di insegnamento si è fatto ricorso senza titubanza nei casi delle classi in quarantena. Purtroppo a solo due giorni dall’inizio dell’anno scolastico da nord a sud si sono registrati casi di positivi e gli studenti di diverse scuole sono ora a casa. I presidi hanno deciso per la Dad e la decisione è stata accettata senza problemi. Che ci si trovi di fronte a una pandemia di saggezza? Sperém. E che sia una variante contagiosa.

Direttore Dott. Alberto Barelli

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