GLI STUDENTI CHIEDONO LO PSICOLOGO IN CLASSE

“Non è solo la pandemia, è la nostra società che produce malessere psicologico”.

A parlare è il presidente degli psicologi italiani David Lazzari, intervistato da www.quotidianosanità.it, per il quale, a maggior ragione, è quindi importante affrontare il tema a partire dalla scuola. E una prima proposta concreta viene proprio in questi giorni dagli studenti, che chiedono l’introduzione della figura dello psicologo in classe.

E’ infatti questo uno dei temi di cui si discuterà nel corso degli Stati generali della scuola, l’evento promosso dall’Unione degli studenti assieme ad altre associazioni, in programma a Roma dal 18 al 20 febbraio.

ALLARME PER I CASI DI BULLISMO

Ci vuole poco a capire perché tale argomento torni prepotentemente al centro dell’attenzione. A pochi mesi dall’apertura delle lezioni si moltiplicano i casi di cronaca che riportano brutti episodi avvenuti in ambito scolastico.

Solo ieri ha fatto clamore l’accoltellamento di un compagno di classe avvenuto a Rimini da parte di uno studente che avrebbe reagito alle vessazioni subite. L’ultimo caso di bullismo è venuto alla ribalta a Perugia. A finire sui giornali è il caso di una ragazza esclusa anche dai social dai compagni di classe, perché troppo brava.

Non meno difficile è la realtà vissuta da tanti insegnanti, tanto che non sono pochi che, esasperati anche dalla pandemia, hanno optato per il pensionamento anticipato.

Il malessere ha comunque ragioni antiche e Lazzari lo spiega bene: “Vanno potenziati gli strumenti pubblici di cura, in particolare i servizi psicologici e di psicoterapia perché oggi sono quasi inesistenti. Ma affrontare il tema solo a valle, con le cure, è del tutto inadeguato.

Come Psicologi chiediamo di attivare una rete di prevenzione e promozione delle risorse psicologiche proprio a partire dalla scuola.

Lo Psicologo scolastico non fa terapie ma aiuta il sistema scuola, studenti e famiglie, docenti e organizzazione, a fare prevenzione primaria, ad ascoltare ed intercettare il disagio prima che divenga disturbo, a promuovere, sia a livello individuale che collettivo, le competenze psicologiche, oggi messe in crisi da molti fattori”.

Vedremo se il mondo politico saprà accogliere tale istanza. Una cosa è certa: tra occupazioni e convegni gli studenti stanno tornando a farsi sentire.

Direttore Dott. Alberto Barelli

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