IL CSPI: FAVORIRE LA FORMAZIONE PER LA DIDATTICA INNOVATIVA

Meno didattica tradizionale con docente in cattedra e più lezioni innovative con studenti parte attiva.

Questa l’esortazione del Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi), che ha emesso direttive precise ai dirigenti delle scuole per la promozione di percorsi di formazione specifici per i docenti.

RINNOVARE LA DIDATTICA

Torna così alla ribalta la questione del rinnovamento della didattica e soprattutto dell’aggiornamento degli insegnanti, chiamati a offrire ai ragazzi strumenti in grado di garantire il loro coinvolgimento e a potenziarne l’interesse.

Anche recentemente abbiamo avuto l’occasione di ribadire l’importanza della formazione continua degli insegnanti. Stare al passo con i tempi, anche per le conseguenze della pandemia, è divenuto ormai un fattore di vitale importanza.

IL RUOLO DEI DIRIGENTE TECNICO
La novità della presa di posizione del Cspi è il riconoscimento del ruolo fondamentale del dirigente tecnico.

A questa figura spetta la promozione di percorsi formativi relativi all’introduzione di metodologie di insegnamento collaborativo ed esperienziale. L’obiettivo è di superare la didattica trasmissiva, a favore di quella esperienziale.

Tale spinta va ovviamente inquadrata nell’ambito delle iniziative messe in campo in vista della riapertura delle graduatorie. L’esigenza più generale è di dare uno scossone al sistema scolastico, chiamato a fare un salto di qualità. A porre la questione all’ordine del giorno è il fermento degli studenti.

La mobilitazione, che ha portato a decine di occupazioni, è sorta attorno all’esame di maturità e sul tema dell’alternanza scuola lavoro ma è ormai chiaro che alla base della volontà di farsi sentire vi è un malessere generale, di cui si deve tenere conto.

Questa è una settimana cruciale e non sarebbe male se studenti e insegnanti toccassero con mano la volontà di offrire loro maggiori strumenti e opportunità di apprendimento e di crescita.

Direttore Dott. Alberto Barelli

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