Protagonista della scuola in piena emergenza Covid-19, la didattica a distanza non è nata ieri. Esisteva già nei tempi pioneristici della tv, anche se allora non si chiamava DAD. Noi della Scuola proviamo a raccontarvi la sua storia
È stato uno degli argomenti più discussi degli ultimi mesi, ha occupato i pensieri di studenti di tutte le età, dalle elementari all’Università, passando per chi quest’anno doveva affrontare la tanto temuta “notte prima degli esami” fino ai genitori, costretti, soprattutto con i figli più piccoli, a tornare a destreggiarsi tra aritmetica e grammatica: è la didattica a distanza, il nuovo tipo di scuola che l’emergenza Covid-19 ha imposto ai ragazzi italiani. Abituati sui banchi di scuola, migliaia di studenti dal nord al sud della Penisola si sono ritrovati a vedere compagni e insegnanti da uno schermo, a collegarsi direttamente dalla propria cameretta senza prendere nessun autobus e a inviare i compiti per e-mail, senza quel confronto giornaliero e quel mal di stomaco condiviso con il vicino di banco prima di un test che tutti – chi più chi meno – abbiamo vissuto almeno una volta nella vita.
Ma di cosa parliamo davvero quando si dice “didattica a distanza”? Esiste una definizione univoca o ancora siamo in un limbo, di fronte a un termine che si è imposto con forza nelle vite dei nostri insegnanti e studenti senza esserne davvero pronti?
In realtà, la didattica a distanza esiste da più di un secolo, ma siamo abituati a conoscerla con nomi diversi. Come “corsi per corrispondenza”, ad esempio, un servizio diffuso a metà Ottocento, pensato soprattutto per adulti delle classi medie, che non avevano avuto modo di approfondire i propri studi, e che ricevevano periodicamente per posta materiali per prepararsi e test da compilare. A metà del secolo scorso, invece, è stata la televisione a prendere il posto delle lettere: in molti ricordano il famoso programma “Non è mai troppo tardi” mandato in onda dalla Rai in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione che insegnava a leggere e a scrivere a tanti nostri connazionali adulti analfabeti. L’avvento del computer, infine, ha portato un’ulteriore rivoluzione nel mondo della didattica a distanza, che è diventata, così, in grado di raggiungere chiunque sia dotato di una connessione internet. Anche lavoratori e persone con famiglia, dunque, grazie a una grande flessibilità di orari e di organizzazione dello studio, hanno potuto avere la possibilità di non rinunciare alla conoscenza.
Ed è proprio questa la filosofia che ispira anche i corsi di Noi della scuola, un universo di possibilità per approfondire diversi temi, dalla filosofia alla matematica, dalla LIM alle lingue straniere, senza muoversi da casa propria, in piena autonomia, ma sempre supportati da un tutor di riferimento. Nel nostro sito potrete trovare l’intera offerta formativa che comprende corsi di laurea, master e corsi di perfezionamento: le lezioni si seguono online, così come lo studio, ma non manca quella parte umana e di confronto personale che, da sempre, è alla base della conoscenza.
Cecilia Filoni
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