E’ probabile che in queste ore di vigilia si sentano della cavie di laboratorio ma se anche il concorso ordinario docenti potrà celebrarsi dipenderà sopratutto da loro, dagli aspiranti insegnamenti che da domani, giovedì 22 ottobre 2020, e fino al 16 novembre, sosterranno l’unica prova del concorso straordinario docenti, una procedura riservata a chi ha tre anni di servizi, i cosiddetti docenti precari.
Inizia alle 8.00 e si finirà alle 13.30, la seduta inaugurale per le classi A008 Discipline Geometriche, architettura, design e scenotecnica, classe A016 di Disegno artistico e modellazione odontotecnica, A057 Tecnica della danza classica, B006 Laboratorio di Odontotecnica. Seduta pomeridiana subito dopo, alle 13.30 e si concluderà alle 17.00 per A009 Discipline grafiche, pittoriche e scenografiche, A033 Scienze e tecnologie aeronautiche, A042 Scienze e tecnologie meccaniche, B015 Laboratori di scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche. Avranno pochi minuti per leggere i sei quesiti aperti e 150 minuti per rispondere, dopo naturalmente aver espletato alcune formalità di identificazione, aver consegnato l’autocertificazione e avere superato i protocolli di sicurezza, tra i quali la misurazione della temperatura. Quanto alle sedi, domani mattina si apriranno le parte della Calabria e di Bolzano, della Sardegna, Trento, la Campania e l’Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte 2, Puglia, Sicilia 2, Toscana, Umbria e Veneto. Ad aspettare i candidati, sia per posto comune per che sostegno, ci sarà un computer sanificato. E il pronti, attenti, via, sarà sincronizzato su tutto il territorio nazionale. Il Ministero ha ribadito che chi non si presenta non avrà una prova d’appello anche se l’impedimento sarà rubricabile sotto la voce forza maggiore, leggi COVID. I candidati non potranno avere niente con sé, tutto, per motivi di sicurezza, sarà fornito al momento e monouso. Finita la prova bisognerà attendere la manovra di deflusso per alzarsi dalla postazione.
A loro, che debbono sostenere una prova, comunque impegnativa, in condizioni non proprio ottimali, va il pensiero di Noidellascuola e l’augurio, come si diceva in un lock down, che speriamo non torni, Andrà tutto bene.