Fonte: la Repubblica 23 dicembre 2020
Università, presto via il divieto di potersi iscrivere a due corsi di laurea contemporaneamente Il divieto che in Italia resiste dal 1933, quindi da 87 anni, è a un passo dal cadere. La commissione Cultura della Camera ha adottato il testo base della legge che abolisce un’interdizione di epoca fascista e che consentirà l’iscrizione allo stesso tempo a due corsi di studi universitari, forse già dal prossimo anno accademico. Il testo infatti proseguirà il suo iter a partire da gennaio, con gli emendamenti in Commissione, il voto in Aula e la seconda lettura al Senato. Intanto è stato compiuto il passo fondamentale per l’approvazione finale del testo, il cui primo firmatario è Rossano Sasso delle Lega. Spiega il deputato del Gruppo Misto Alessandro Fusacchia, membro della commissione Cultura e relatore del provvedimento: “Abbiamo lavorato per mesi senza clamore, e siamo arrivati a un testo approvato all’unanimità da tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione,, anche grazie alla sponda preziosa che ci ha offerto il ministro Gaetano Manfredi. Ho fiducia che se continueremo con questo spirito di collaborazione e determinazione, la legge sarà approvata in tempo utile per consentire la doppia iscrizione già dal prossimo anno accademico”. La legge prevede che “può iscriversi contemporaneamente a due corsi di laurea o di laurea magistrale o di master, anche presso più università, scuole e istituti superiori a ordinamento speciale, italiani ed esteri”. Via libera anche all’iscrizione in parallelo a un corso di laurea o di master e a un dottorato. Un’apertura pressoché totale, che include così gli atenei telematici. Per evitare di trasformare le università in “diplomifici” sono stati introdotti dei corretivi, come il limite in un massimo di due lauree e il divieto a iscriversi alla stessa Facoltà ma in due atenei diversi, così come di segnarsi a due dottorati contemporaneamente. (…) Entusiasta del primo step della nuova legge anche Giulio Deangeli, studente da record dell’Università di Pisa e della Scuola superiore Sant’Anna, che in 4 mesi ha preso 4 lauree con un escamotage: “Proprio per via del Regio decreto non potevo iscrivermi a più di un corso contemporaneamente e così ho scelto Medicina. Intanto di notte ho studiato per le altre tre lauree – Ingegneria biomedica, Biotecnologie e Biotecnologie molecolari – dando gli esami extracurriculari. Appena ho finito Medicina, mi hanno riconosciuto gli esami superati negli altri corsi e ho sostenuto una dopo l’altra le prove di laurea: così sono riuscito a conquistare i quattro diplomi”. “Non l’ho mai fatto per entrare nel Guinness dei primati – spiega il 25enne, che in primavera volerà a Cambridge per un dottorato in neuroscienze cliniche – ma perché credo fermamente nella multidisciplinarietà. Sono felicissimo dell’abolizione della legge del 1933: la conoscenza non può procedere per compartimenti stagni, c’è bisogno di più competenze e della contaminazione tra queste. La lotta al Covid – in cui si sono sommati, ad esempio, elementi di statistica, fisica, matematica, biologia, medicina – ce lo ha dimostrato”.
abstract articolo di Viola Giannoli