Fonte: Il Messaggero – 15 febbraio 2021
Le criticità delle lezioni online del primo quadrimestre hanno lasciato il segno sulle pagelle, le prime in era Covid. A risentire di più sono risultate le materie caratterizzanti dei diversi indirizzi: greco e latino, fisica e matematica, le materie laboratoriali nei tecnici e nei professionali e le lingue straniere nei percorsi linguistici. Vale a dire quelle materie che hanno il maggior numero di ore di lezione a settimana e che comunque necessitano, nei loro approfondimenti, del docente che, guardando negli occhi i ragazzi riesce a capire quando riescono a seguire e quando invece si stanno perdendo. Un feeling impossibile da mantenere online. Sono soprattutto le classi del primo anno a registrare il maggior numero di abbandoni e ritiri in corso d’anno. A giugno scorso gli studenti sono stati tutti promossi pur registrando le insufficienze, pochissime, negli scrutini finali. Quest’anno probabilmente non sarà così e i voti del primo quadrimestre servono anche per capire dove sono le criticità e recuperarle prima degli scrutini finali. Il problema delle verifiche non è di poco conto: un compito svolto a casa può non dare una valutazione veritiera e i docenti devono comunque dare i voti verificando la reale preparazione dei ragazzi. Con la didattica online, i problemi si sono appesantiti: «Per il liceo scientifico assicura la dirigente del Newton di Roma, Cristina Costarelli i maggiori problemi riguardano le materie come matematica e fisica, quelle che hanno bisogno di un percorso da svolgere passo dopo passo. Terremo conto del vissuto delle singole situazioni, anche in vista della maturità, per non penalizzare i ragazzi dell’ultimo anno». Sarà un’occasione anche per capire quali sono i punti deboli delle singole materie: «Dobbiamo darci alcune spiegazioni perché analizzando i voti del primo quadrimestre spiega la dirigente del liceo scientifico Righi, Monica Galloni abbiamo riscontrato un calo in materie come storia e filosofia, non per matematica e fisica come invece ci aspettavamo che fosse. Evidentemente le materie umanistiche risentono maggiormente della mancanza di un dialogo diretto, di un dibattito e dell’approfondimento in aula con il docente. Per filosofia, evidentemente, è quello che fa la differenza. E’ un aspetto importante di cui tenere conto ed è emerso ora con i voti in pagella». Inevitabile pensare alle situazioni più delicate: «Oltre ai voti – aggiunge la preside dell’Aristofane di Roma, Raffaella Giustizieri – ci preoccupano molto le situazioni più a rischio: gli studenti si eclissano, soprattutto quando vivono forti disagi personali. E a distanza si rischia di perderli».
Abstract articolo di Lorena Loiacono