Il ministro Bianchi ha incontrato i sindacati

Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha incontrato questa mattina, in videoconferenza, le organizzazioni sindacali ed ha manifestato la volontà di incontrarle con regolarità, attivando un “dialogo continuo”. Si è parlato del prossimo anno scolastico e della necessità di intervenire su reclutamento e mobilità per avere il personale al completo a settembre. Mobilità e reclutamento da definire subito affinché l’1 settembre le scuole possano avere tutto il personale a scuola. Sono le priorità che il Ministro dell’Istruzione ha detto alle organizzazioni sindacali nell’incontro odierno. E ancora “il ministro cercherà di dare una risposta al problema del precariato insieme ai sindacati”. “Portate a tutti i lavoratori della scuola la stima e la riconoscenza mia e del governo”, ha detto aprendo il proprio intervento. “Insieme dobbiamo lavorare per una scuola in cui l’eguaglianza sia il punto di partenza, una scuola inclusiva, accogliente, capace di rispondere ai bisogni di tutte le studentesse e tutti gli studenti. Riportarla al centro del Paese deve essere il nostro primo obiettivo. Abbiamo una straordinaria opportunità rappresentata dal Next generation EU, un’importante quota di investimenti con cui possiamo disegnare insieme una scuola nuova”. “Su reclutamento, formazione continua e sul tema della mobilità sarà attivato un tavolo di approfondimento tecnico: servono operazioni strutturali, dobbiamo uscire dalle azioni congiunturali e dalla continua emergenza”. Ci sarà un tavolo anche sulla trasparenza dei dati. Anief , l’Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori, ha ricordato che vorrebbero avere  un obbligo scolastico che parta dai tre anni fino all’ultimo anno del liceo senza riduzione del tempo scuola, rivedendo la legge 183 del 2008, che ha portato all’innalzamento del rapporto alunni/docenti e ai tagli. Bisogna quindi provvedere a un piano straordinario di reclutamento che abbia concorsi regolari e concorsi riservati che includano i precari nelle graduatorie finali per essere assunti nei ruoli. In questo modo si dà una risposta all’Europa, al reclamo collettivo.  Hanno poi chiesto che gli specializzandi sul sostegno del V ciclo possano partecipare ai concorsi, a fronte del numero veramente alto di insegnanti senza specializzazione.

Ilaria Montenegri

Fonti  orizzontescuola.it; it.notizie.yahoo.com

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