Stessa Italia stessa protesta continua.

E via alle proteste contro la chiusura delle scuole nelle zone rosse. Ovviamente già si accavallano in mezzo Italia le mobilitazioni contro la Dad e meno male che, nel completare il quadro, possiamo almeno parlare di una voce nuova, così variamo un po’: la nuova protesta contro i tagli ai congedi parentali. Di cosa trattasi è presto detto: da inizio anno migliaia di genitori, per seguire i figli a casa, devono ricorrere alle ferie, non potendo più usufruire delle ore riconosciute come congedo parentale a seguito della sforbiciata che ha interessato il settore. Agli ultimi protagonisti della mobilitazione va il riconoscimento per l’originalità anche rispetto allo slogan scelto: “Mamma ho perso il congedo”.  Come spiegano le ideatrici della campagna “Mamma ho perso il congedo” sono già state raccolte numerosissime testimonianze di donne “sull’orlo di una crisi di nervi”, alle prese con la richiesta di permessi non retribuiti e “a inventare soluzioni funamboliche perché non tutte le categorie dispongono di questi istituti (si pensi a personale medico e sanitario che non può chiedere ferie in pandemia)”. Morale della favola, non ha fatto in tempo a insediarsi il nuovo governo e tutto è tornato come prima. Anche rispetto ai litigi è tutto nella migliore italiana: si discute sulla scuola a giugno e sulla dad. Non ha fatto in tempo a fare capolino il nuovo Dpcm e fuoco alle micce. Chi sperava in un miracolo di Super Draghi farà meglio a ravvedersi e prepararsi… alla solita routine per non avere troppe delusioni.

Alberto Barelli

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