Scuola, rientro in classe anche senza tamponi

Fonte: Il Messaggero – 26 marzo 2021

Nell’Esercito la sperimentazione dell’uso dei test salivari è già in corso. Rispetto agli antigenici rapidi, che comunque prevedono l’inserimento del bastoncino nel naso, si tratta di un’operazione di verifica anti Covid molto meno invasiva. (…) Lo screening di massa, tra gli studenti, diventa quindi ancora più praticabile se si ricorre ai salivari, soprattutto con la tecnica dell’esame di gruppo: si esamina la saliva di tutti gli alunni di una classe e solo se risulta la presenza del virus, allora si passa all’esame dei singoli, per capire chi è il positivo; altrimenti si prosegue con altre classi, risparmiando molto tempo. Per questa operazione di test di massa c’è chi propone di ricorrere all’esercito o, più semplicemente, ai medici delle Asl e a volontari della Protezione civile. Servirebbero infatti almeno 10mila operatori, come ci insegna l’esempio dell’esperienza del Regno Unito. Dunque. Quello che è certo è che difficilmente l’organizzazione sarà pronta per il 7 aprile: ciò che è certo è che anche nelle regioni in fascia rossa ricominciano le lezioni, ma appare improbabile che per allora sarà già pronta una struttura così capillare da garantire test a tutti gli alunni. Ci sono altre proposte: farli solo nelle regioni in fascia rossa o a campione. Se si legge tra le righe di ciò che trapela dal Governo e dall’ufficio del commissario si capisce che le scuole riapriranno anche senza un sistema di test di massa all’entrata (comunque solo su base volontaria). (…) Al momento la riapertura delle scuole non avrà molto di differente con quella dell’autunno scorso coincisa con un incremento dei casi positivi ma si conta sul fatto che il 50 per cento del personale scolastico è stato vaccinato. Questo non risolve però il problema della circolazione del virus tra gli alunni (non esiste un vaccino validato per gli under 16), anche se i sostenitori delle riaperture delle scuole ricordano che non vi è la dimostrazione che le aule siano luogo di diffusione del virus. Il Ministero vuole, comunque, migliorare il sistema di raccolta e analisi dei dati sui contagi in classe. Aiuterà l’arrivo della bella stagione, che consentirà di svolgere anche lezioni all’aperto. Resta una certezza: le scuole per l’infanzia, le elementari e le prime medie dopo Pasqua riapriranno anche nelle regioni in fascia rossa. E di questo parlerà anche il Comitato tecnico scientifico nella riunione di oggi che ha come oggetto l’analisi del report settimanale sui contagi nelle Regioni.

Abstract articolo di Mauro Evangelisti

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