STORIE DI ORDINARIA STRAORDINARIETA’

“A fronte di una situazione straordinaria servono risposte straordinarie”: come dare torto a Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Associazione sindacale professionale (Anief), intervenuto con queste parole in merito alla questione della stabilizzazione dei precari? Il problema è che, pandemia a parte, la vicenda dei precari è straordinaria da qualche decennio, tanto da essere diventato ormai un male cronico.

Qualche segnalo che faccia sperare che forse sia la volta buona per una soluzione del problema in verità sembra esserci, anche se, come da tradizione, è guerra aperta tra i sostenitori delle varie ipotesi sul tappeto. Ma in questi giorni sta emergendo un’altra emergenza, che tale non è: lo stato di degrado di molti edifici scolastici. Come ha denunciato l’associazione dei presidi nei giorni scorsi, non passa settimana che non cada un solaio e i rischi sono elevati. Iniziare il nuovo anno scolastico in queste condizioni, viene spiegato, per molti presidi è un incubo. Il problema è che è difficile che in un paio di mesi si realizzino interventi che in molti casi sono strutturali e costosi. La verità è che si è perso tempo anche su questo fronte. Ci sembra che possa essere questo il quadro alla luce del quale poter valutare l’annuncio del ministro Brunetta relativo all’eliminazione della carta nelle procedure delle PA.

Ottimo, se non fosse che questo risultato doveva essere avvenuto qualche lustro fa. Brunetta ha dato un termine: cento giorni. Le scommesse sono aperte e in questo caso almeno non dovremo far passare troppo tempo per vedere se l’obiettivo sarà stato raggiunto o meno.

Direttore Dott. Alberto Barelli

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