A SCUOLA DI COMICS

Avatar e Comics strumenti efficaci per l’inclusione degli studenti affetti da disabilità. A dare risalto alla notizia è niente di meno che l’autorevolissimo e serissimo Il Sole 24 Ore, quotidiano di Confindustria.

Chi avesse delle perplessità non può che prendere in considerazione la cosa, per convincersi magari che le ragioni a supporto non mancano.

Più in generale, nel leggere la testimonianza relativa a un’esperienza messa in campo con i ragazzi disabili – a parlarne è l’operatrice Marianna D’Alessio – emerge l’importanza del contributo della distanza proprio nel garantire il supporto ai ragazzi con difficoltà di apprendimento.

L’aspetto curioso è senza dubbio il filo conduttore attorno al quale sono state pensate le lezioni, messe a punto nell’ambito del progetto “DAD e Inclusione”: la realizzazione di Avatar e fumetti.

Il messaggio che si voleva trasmettere ai ragazzi è l’unicità che contraddistingue ogni persona, invitando a riflettere anche sull’importanza dell’attenzione verso gli altri.

“L’approccio al digitale nella costruzione degli Avatar prima e nelle realizzazione dei “Comics dell’Amicizia” poi si è scoperto funzionale a restituire alla didattica valore e forza. – spiega D’Alessio – La realizzazione degli Avatar e dei Comics digitali si è rivelata utile a differenziare contenuti e abilità, modulando attività secondo processi diversi e realizzando attività a cui tutti hanno potuto partecipare, con forti ricadute sui vissuti di auto-efficacia, stima di sé, sviluppo di abilità sociali, problem-solving ed educazione alla reciprocità”.

Quindi aggiunge:

“Le tecnologie digitali possono costituire un nuovo modo – in una avvincente prospettiva – di fare scuola, a distanza e non solo, dove tutti gli alunni partecipano attivamente al percorso di apprendimento sperimentando il successo creativo, la cooperazione e la condivisione. L’esperienza della Dad è stata un po’ un ponte tra due mondi: il mondo della didattica digitale – che abbiamo sempre avuto a disposizione – e una didattica di stampo tradizionale – che ha mostrato alcuni suoi limiti ancora una volta. Il mondo digitale potrebbe rivelarsi un’enorme risorsa per le scuole in questo periodo di pandemia, protocolli e restrizioni”.

L’aspetto importante evidenziato è l’arricchimento degli strumenti educativi e la possibilità di aumentare la capacità di offrire approcci didattici differenziati. La condizione per ottenere risultati, ci sembra evidente, è la presenza di due ‘ingredienti’ fondamentali: immaginazione e voglia di sperimentare il nuoco.

Non sarà che i detrattori della didattica a distanza e degli strumenti formativi digitali debbano lo loro avversità anche a un po’ di pigrizia e mancanza di fantasia?

Direttore Dott. Alberto Barelli

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