CONCORSO PER L’INFANZIA: PER CHI HA IL COVID NESSUNA PROVA SUPPLETIVA

Hai il Covid e non puoi partecipare alla prova del concorso? Sei escluso per sempre. Questa l’incredibile realtà per chi, essendo positivo, non potrà presentarsi alle prove delle selezioni per l’infanzia e la primaria al via da questa settimana.

In piena pandemia, con le ferree disposizioni in fatto di quarantena, nessuna deroga è prevista per gli iscritti al concorso, che magari hanno contratto il Covid anche in maniera grave.

IL DIRITTO ALLA PROVA SUPPLETIVA

Una disposizione che può essere considerata assurda per due motivi. Il primo per il merito della questione. Che di fronte all’emergenza sanitaria non sia stata prevista la possibilità di svolgere le prove in una sessione di recupero per chi non ha potuto partecipare nelle date ordinarie per forza maggiore, ci sembra che leda un diritto sacrosanto.

Il secondo motivo rappresenta un’aggravante: gli iscritti al concorso ordinario dello scorso anno che per il Covid non avevano potuto partecipare alle prove hanno poi vinto il ricorso, ottenendo una prova suppletiva. Dopo tale precedente, che il Ministero si ostini a non tenere conto di questa esigenza appare doppiamente ingiustificabile.

INEVITABILI I RISORSI AL TAR

Rischiamo quindi di trovarci di fronte a un film già visto. I candidati attualmente in quarantena presenteranno ricorso al Tar, che accoglierà la richiesta imponendo al Ministero l’indizione di una prova suppletiva.

Prova che, ovviamente, sarà predisposta in tutta fretta e in via straordinaria, con conseguente aggravio dei costi.

La prova iniziale prevede un test disciplinare che non si preannuncia per nulla facile. La preoccupazione è che si ripeta la strage di bocciati che ha caratterizzato il concorso per le materie scientifiche. Vista l’attitudine a non imparare dagli errori, tutto è possibile.

Direttore Dott. Alberto Barelli

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