SCUOLA E NUOVE NORME COVID: “LIBERA TUTTI?”

Verrebbe da dire: da un estremo all’altro. Anche per la scuola da questa settimana si respira finalmente l’aria di uscita dall’emergenza, con la fine delle quarantene se non in caso di focolai gravi.

Non vorremmo sciupare il clima di soddisfazione per quella che si prospetta come l’uscita da un incubo. A rendere roseo il clima è anche il trend al ribasso dei casi di contagio in tutto il paese, che fanno ben sperare.

Belle notizie assolutamente ma permetteteci di avanzare una considerazione in merito all’ultima disposizione. Da questo lunedì, infatti, scatterà la quarantena per la classe solo se i casi di positivi saranno più di cinque. Ovverosia con quattro ragazzi accertati come portatori del virus, si continuerà regolarmente con le lezioni in presenza.

Ciò significa che, se qualcuno nel frattempo ha contratto il covid senza ancora sviluppare i sintomi, continuerà a restare a contatto con i compagni di classe. Il rischio è che questi potranno a loro volta contrarre il virus e veicolarlo in famiglia.

Siamo sicuri che non si tratti di un eccedere in senso opposto, rispetto alle norme per le quali scattava l’allarme per un solo caso di studente positivo? Vorremmo ricordare che un solo positivo basta e avanza per far scatenare una catena di contagi, considerata l’alta potenzialità di trasmissione dell’ultima brutta e antipatica variante. Eppure le nuove norme sono addirittura retroattive.

Riportiamo da La Repubblica (Alessandra Ziniti, 7 febbraio 2021):

“Le nuove norme che regolano la gestione dei casi positivi sono infatti retroattive. E prevedono che, alla scuola dell’infanzia, i bambini vengano mandati a casa solo se si verificano almeno cinque casi di positività in classe e non più uno come è adesso. Dunque, i bimbi che in questo momento si trovano in quarantena perchè nelle loro classi si sono verificati meno di cinque casi di positività già da domani possono rientrare in aula. Visto che sotto i 6 anni non è previsto l’obbligo di mascherina, ad indossare la Ffp2 dovranno essere solo gli insegnanti”.

Sicuramente i dirigenti del ministero della pubblica istruzione avranno preso tali decisioni sulla base delle valutazioni degli esperti del comitato tecnico scientifico. Altrettanto sicuramente si starà contando sulla regressione della pandemia, di cui finalmente ci sono più segnali.

Ma permetterci un bel … speriamo bene!

Direttore Dott. Alberto Barelli

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