SCUOLA, SE CI SI OCCUPASSE DEI PROBLEMI VERI?

Polemiche per post sessisti, studenti a scuola in pigiama, ragazzi a lezione in gonna. E su tutto tiene banco la vicenda della frase “Ma che stai sulla Salaria?”.

Parole rivolte la settimana scorsa da un’insegnante a una studentessa con un vestito evidentemente non proprio lungo fino ai piedi. A voler vedere il lato positivo, si potrebbero leggere i vari casi come uno sfogo, dopo mesi e mesi di costrizione a causa delle norme anti Covid.

Ma se un marziano dovesse leggere le notizie relative alla scuola, ne dedurrebbe che in Italia non abbiamo alcun serio problema di cui doverci occupare. Dal momento che la situazione non ci sembra invece essere così rosea, allora qualche domanda dovremmo porcela.

Non che dispiaccia leggere qua e là notizie su episodi curiosi.

Tra tanti problemi ed emergenze, di cui anche per la pandemia abbiamo fatto una bella scorpacciata, qualche sorriso fa tutt’altro che male. Ma il sospetto che si stia perdendo il senso delle cose inizia a farsi serio.

Ricordiamo allora alcuni temi su cui sarebbe bene concentrarsi: concorso scuola, nuove graduatorie, recupero lezioni perse a causa della sospensione della didattica in presenza, gestione delle misure per contenere un’epidemia ancora non debellata.

Rispetto a quest’ultima questione ricordiamo che è stata annunciata la fine dell’obbligo di indossare la mascherina. Eppure sabato scorso dei docenti hanno manifestato per protestare contro l’imposizione ritenuta ingiusta del dispositivo.

Lo slogan è stato: “docenti come Giordano Bruno”.

A parte il merito, che vede un accostamento un tantino eccessivo, ci sarebbe da ridire qualcosa sulla tempistica. In ogni caso godiamoci la notizia di cui essere comunque contenti: presto la mascherina dovrà essere indossata in classe solo a seguito del rilevamento di studenti positivi. In generale è caduto l’obbligo di indossarle all’aperto.

Il calo dei casi di contagio fa ben sperare nella ormai prossima fine dell’emergenza. Dopodiché sfogarsi fa sempre bene e deve essere consentito ma non avremo più scusanti per distogliere l’attenzione dai nodi veri da affrontare per assicurare una scuola all’altezza di uno stato normale.

Direttore Dott. Alberto Barelli

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