L’ULTIMO REGALO DELLA BUROCRAZIA DEL LAZIO: UN CERTIFICATO MEDICO PER LA DAD

Certificazione medica di abilità per la didattica a distanza. Questa l’ultima incredibile trovata che sta esasperando famiglie e dirigenti scolastici del Lazio.

Che l’Italia sia destinata a restare la patria della burocrazia e delle procedure super complicate ormai lo sappiamo. Se neppure l’emergenza Covid è servita a fare un salto verso la semplificazione, le speranze che cambi qualcosa sono davvero poche.

Ma ci sono eccessi che riescono ancora a stupire, come la pazza idea della Regione Lazione di andare a introdurre con tanto di circolare la necessità del nulla osta del medico per seguire le lezioni a distanza.

Un’attestazione richiesta per ragazzi che magari passano ore a giocare ai videogame e sono cresciuti a pane e social. E aggiungiamo che se i ragazzi potessero sviluppare patologie stando connessi all’aula virtuale allora è da quel dì che l’intero paese sarebbe stato investito da un’altra epidemia.

Ai tempi del lockdown infatti sono stati in Dad tutti i milioni di studenti italiani per la bellezza di interi mesi. Non risultano pervenuti feriti né contusi.

Il bello è che oltre che assurdo il provvedimento sta risultando inutile. Nella maggior parte dei casi il certificato arriva quando gli studenti non sono più positivi e possono tornare in classe.

Comunque dei risultati ci sono e li elenchiamo di seguito:

  1. gli studenti perdono tutte le lezioni (cosa per la quale sia chiaro nessuno si mette a piangere ma, visti i tempi, sarebbe meglio evitare).
  2. il personale della scuola ha una bega in più da sbrogliare, per di più spesso inutilmente.
  3. i medici sono inferociti, perché con tutte le emergenze da affrontare in piena pandemia non fa piacere vedere in coda ragazzi ai quali devono certificare che sono idonei alla Dad.
PS:

Anche i genitori non la stanno prendendo bene. Ma in Regione non avevano altro a cui pensare?

Direttore Dott. Alberto Barelli

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