ARRUOLATO RENZO PIANO PER L’EDILIZIA SCOLASTICA: TROPPO BELLO PER ESSERE VERO?

Il ministro Bianchi promette la costruzione di nuove scuole disegnate addirittura da architetti del calibro di Renzo Piano e Stefano Boeri ma intanto solo nel Lazio il prossimo anno mancheranno classi per tremila studenti.

Invece di puntare a sfavillanti edifici “innovativi, sostenibili, sicuri e inclusivi”

– questa la testuale descrizione del ministro –

non sarebbe meglio puntare a edifici certo sicuri e piacevoli ma magari un po’ più modesti ma realizzabili con meno fondi e in tempi più brevi?

Sapete com’è, meglio un uovo oggi che una gallina domani.

Ben venga il progetto illustrato ieri da Bianchi, che prevede un piano straordinario per le infrastrutture scolastiche da dodici miliardi. Il fatto è che sembra troppo bello per poter essere realizzato nella sua interezza.

Conoscendo le lungaggini burocratiche e i possibili slittamenti di tutti i tipi, anche per i ritardi per l’assegnazione dei lavori, è legittimo avere dubbi di fronte a promesse faraoniche, che spesso restano sulla carta. Tanto più che la data indicata per la realizzazione di quasi duecento scuole non è lontanissima: il 2026.

Buone comunque le intenzioni del governo anche per il potenziamento delle strumentazioni digitali, mentre Bianchi riconosce il valore della didattica integrata.

“Il digitale è parte integrante della vita dei nostri ragazzi già oggi.

– ha spigato il ministro –

e con il Pnrr sono previsti forti investimenti per creare ambienti di apprendimento innovativi e connessi, potenziando i laboratori e puntando sullo sviluppo di competenze digitali fondamentali ormai per studentesse e studenti, per i lavori del futuro.

Penso che in futuro sarà sempre più importante che la scuola sappia fornire strumenti critici che aiutino i ragazzi a usare le tecnologie, senza subirle”.

Anche in questo caso meglio puntare a qualche computer in più che a laboratori tipo Star Trek.

Direttore Dott. Alberto Barelli

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