Didattica emozionale

Serenità, interesse, noia, accettazione, apprensione, distrazione

Tutti i nostri bambini dai più piccoli ai più grandi hanno un estremo bisogno di conoscere e riconoscere le loro emozioni: cosa provo? di comprenderle: perché provo questo? ed imparare ad esprimerle in modalità adeguate: come gestire questa forte tendenza all’ira che provo in questo momento?

Si parla da tempo, in effetti, dell’esigenza di percorsi formativi che conducano bambini e ragazzi ad un’effettiva e progressiva alfabetizzazione emozionale. L’impressione è che la scuola italiana focalizzi ancora la propria attenzione prevalentemente sulla dimensione cognitiva, mettendo in sottordine quella relazionale ed emotiva.

Eppure, sappiamo che lo stesso processo di apprendimento è strettamente connesso con quelle dimensioni da noi così frequentemente “dimenticate”.

Un metodo-programma che si sta facendo sempre più strada fra le metodologie di approccio didattico nella scuola è quello dell’apprendimento socio-emotivo.

Esso parte dall’idea secondo cui qualunque disciplina, anche materie apparentemente distanti dalla dimensione emozionale, come la Matematica o la Tecnologia, può dare il proprio contributo allo sviluppo di fondamentali soft skills negli alunni, ai più diversi livelli di età.

Del resto, anche a prescindere dai contenuti disciplinari e interdisciplinari, le stesse diversificate situazioni e ritualità scolastiche di ogni giorno sono contenitori e fattori di innesco di svariati stati emotivi e si prestano pertanto a riflessioni collettive e condivise nelle classi su questioni così importanti per la vita di ciascuno.

Le emozioni governano tutti i rapporti umani ed esse contribuiscono al raggiungimento del successo nell’apprendimento e all’interiorizzazione dei saperi.

Lo studente che:

scopre con entusiasmo un mondo nuovo ed è stimolato nella sua curiosità, apprenderà con maggior successo e con minore fatica rispetto a un compito imposto che considererà, al contrario, privo di interesse.

L’intelligenza emotiva implica la capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie ed altrui emozioni. Si può affinare sia mediante l’uso di tecniche specifiche, sia per il tramite della mediazione di educatori e genitori.

Dott.ssa Gaia Lupattelli

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