ROTAZIONE PER I DIRIGENTI SCOLASTICI

La Campania “inaugura” la rotazione dei dirigenti scolastici: entro breve circa trenta presidi saranno assegnati a un diverso istituto.

Per la prima volta anche nel mondo della scuola sarà infatti applicata la disposizione prevista dalla Legge Severino, in vigore da oltre dieci anni.

Fino a oggi la norma era rimasta sulla carta. Le cose sono però cambiate a seguito della nota emanata a gennaio dall’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), con la quale l’ente ha ribadito l’obbligo della rotazione dei presidi.

Gli Uffici scolastici sono quindi al lavoro per programmare le assegnazioni delle nuove sedi per i dirigenti che hanno svolto più di due mandati nello stesso istituto.

L’OPPOSIZIONE DEI SINDACATI

Contro la rotazione si sono espresse le associazioni dei presidi e i sindacati. In particolare la UIL scuola Campania si sta impegnando per ottenere la sospensione del provvedimento, in considerazione del basso rischio corruzione per le scuole.

L’applicazione della norma è motivata dal fatto che gli istituti scolastici si trovano a gestire l’assegnazione dei contratti pubblici, per i quali sono previsti i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per i sindacati non è comunque un motivo sufficiente per determinare un provvedimento destinato a creare disagi ai presidi e alle stesse scuole.

I TEMPI DELLA ROTAZIONE

I criteri per le nuove assegnazioni verranno definiti entro il 31 marzo. La rotazione dei dirigenti scatterà ogni 9 anni, oppure alla scadenza del contratto, seguita dall’incompatibilità e quindi dal trasferimento.

Sono comunque previsti limiti territoriali ben precisi: la rotazione dovrà avvenire entro un raggio di 50 chilometri dalla sede di provenienza, mantenendo l’incarico all’interno del medesimo comune o in caso rispettando la diversa preferenza espressa dal dirigente.

I beneficiari della legge 104 potranno ottenere un’assegnazione nel comune di residenza o di quello del familiare da assistere.

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