ABILITAZIONE ALL’ESTERO: INSERIMENTO IN GPSP A RISCHIO

È caos attorno all’inserimento in graduatoria degli insegnanti che hanno conseguito l’abilitazione all’estero. Nei giorni scorsi è piombata, su una situazione già complicata, la nuova presa di posizione del Ministero dell’istruzione e del merito circa il riconoscimento del titolo.

La soluzione prospettata è che resta confermato l’inserimento nelle GPSP ma con posizionamento in coda.

UNA VICENDA COMPLICATA

A muovere le acque è stata l’ordinanza ministeriale con la quale, per coloro che hanno ottenuto un titolo abilitante o una specializzazione all’estero, si apre la possibilità di stipulare contratti in attesa di ottenere il riconoscimento in Italia.

A seguito delle proteste suscitate da tale provvedimento, che vedrebbe scavalcati tanti aspiranti docenti, il ministero aveva annunciato la volontà di intervenire con una modifica alla normativa. Sono passati pochi giorni ed ecco che è stato invece annunciato il dietrofront: la disposizione resterà valida. Quale soluzione è stata però annunciato che verrà introdotta la condizione dell’inserimento in coda. In pratica sarà consentito di stipulare contratti a tempo determinato, ma non di partecipare alla procedura di stabilizzazione. Chi otterrà il riconoscimento del titolo avrà la priorità nella partecipazione alla procedura di stabilizzazione dell’anno scolastico successivo.

LE CRITICHE DELL’ANIEF

La soluzione non piace all’Associazione sindacale professionale (ANIEF). Il presidente del sindacato Marcello Pacifico ricorda come l’ipotesi di inserimento in coda sia stata già bocciata dalla Corte Costituzionale nel 2011. In ogni caso viene evidenziato come si tratti di una prospettiva che non soddisfa nessuno, dal momento che gli abilitati all’estero verranno collocati in fondo alla graduatoria e saranno esclusi dalla procedura di stabilizzazione, mentre i docenti non specializzati verranno scavalcati da coloro che attendono il riconoscimento.

L’ANIEF propone che per tutelare il diritto all’inclusione degli studenti con disabilità vengano promossi corsi abilitanti e che sia ripristinato il doppio canale e l’inserimento degli idonei nelle graduatorie di merito.

Intanto il ministero ha confermato che si sta studiando la possibilità di affidare a un soggetto esterno la responsabilità delle procedure di comparazione per il riconoscimento della validità del titolo in Italia.

Non resta che attendere i nuovi sviluppi

Alberto Barelli

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