ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, SI CAMBIA

Al via il nuovo percorso di alternanza scuola-lavoro. Le nuove regole sono state inserite nel decreto lavoro approvato dal Governo il Primo Maggio e quindi la riforma è realtà.

La novità principale riguarda la realizzazione da parte dell’azienda del documento relativo alla valutazione dei rischi. In esso dovrà essere prevista una specifica sezione con l’indicazione delle misure di prevenzione degli infortuni e la descrizione dei dispositivi di protezione previsti per i ragazzi.

Tutta la documentazione sarà fornita all’istituto scolastico dall’azienda, per essere allegata alla convenzione.

DOCENTE DI PROGETTAZIONE

Per la scuola viene istituita la figura del docente coordinatore di progettazione, che si occuperà di verificare la documentazione e che l’azienda abbia i requisiti richiesti.

Per i requisiti fa fede il Registro per l’alternanza scuola-lavoro depositato presso le camere di commercio. Sarà quindi impossibile attivare il percorso con aziende che non hanno il riconoscimento dei parametri richiesti.

Per l’indennizzo in caso di incidenti durante lo stage è stato stanziato un fondo di 10 milioni per il 2023 e di 2 milioni per il 2024.

SI CONDIZIONATO DAI PRESIDI

Cristina Costarelli, presidente Anp Lazio esprime soddisfazione per le novità introdotte ma auspica un’ulteriore fase successiva di controllo.

Per Costarelli è importante anche “la coerenza con il Piano dell’offerta formativa e la questione del coordinatore di progettazione, una figura nuova come profilo anche se nella gran parte delle scuole già esiste una figura di coordinamento abbinata all’orientamento. L’auspicio è integrare in un’ottica organizzativa il Ptco con il tema dell’orientamento. Dunque c’è un accoglimento positivo di queste misure con l’auspicio che si verifichi l’effettiva messa in atto di queste indicazioni”.

NO DEGLI STUDENTI

Il ‘no secco’ degli studenti

La Rete degli studenti del Lazio boccia la riforma senza riserve e chiede l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro.

“Solo quando saremo sicuri che nessun altro rischi la propria salute, – si legge nel documento diffuso nei giorni scorsi – potremo discutere di come strutturare il rapporto fra scuola e lavoro. L’integrazione di una sezione dedicata nella valutazione dei rischi non è abbastanza, ogni azienda deve essere ispezionata dall’ispettorato del lavoro e l’osservatorio non può esistere se non saranno coinvolte le associazioni studentesche e i sindacati dei lavoratori”.

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