Concorso straordinario ter 2023: confermate le prove in autunno, poi bisognerà conseguire i Cfu mancanti

Ancora nessuna data certa, ne per l’emanazione del bando di concorso ne tantomeno per l’attuazione delle prove del concorso stesso, ma dal ministero dell’istruzione filtra comunque ottimismo circa le tempistiche della procedura che darà il via al nuovo corso di abilitazione per gli insegnanti.

Concorso in autunno

E’ lo stesso ministro Valditara a spiegare la situazione burocratica che al momento ancora impedisce di varare le procedure tanto attese da chi vuole entrare a far parte del mondo della scuola. Il tutto si potrà sbloccare soltanto dopo che sarà terminata la fase di esame dei regolamenti, che al momento sono ancora al vaglio dell’Europa.

Non ci sono motivi al momento di pensare che possano esserci ulteriori rinvii in tal senso, per cui è lecito credere che possa essere rispettato il programma in base al quale si riuscirebbe a far partire le procedure in autunno. Ricordiamo che l’idea iniziale del ministro era quello di far partire il concorso già in agosto, ma evidentemente le sue idee si stanno rivelando incompatibili con la realtà dei fatti.

I requisiti del concorso straordinario ter

In ogni caso manca ormai poco all’avvio delle procedure concorsuali previste. Lo stesso ministro Valditara definisce come avviata la macchina dei concorsi. In questo senso passaggio fondamentale è stata l’autorizzazione a bandirli.

Ma adesso c’è la delicata fase della condivisione dei regolamenti di concorso con Bruxelles. Confermata in ogni caso la volontà di avviare le procedure di concorso in autunno.

Ricordiamo che il primo dei concorsi in programma è il Concorso straordinario ter, sia per posti comuni che per posti di sostegno, riservato ai precari. Per i posti comuni è richiesta laurea di accesso alla classe di concorso + abilitazione, oppure diploma per ITP o laurea di accesso alla classe di concorso + 24 CFU.

I posti di sostegno

Per i posti di sostegno la partecipazione è riservata a chi è in possesso di titolo di specializzazione specifico per il grado di scuola richiesto (anche con riserva in attesa del riconoscimento).

I candidati che superano le prove dovranno conseguire i CFU mancanti per il conseguimento dell’abilitazione che equivale a 60 CFU.

Abilitazione docenti: eliminazione del tetto alle abilitazioni ed estensione delle lezioni online

La Camera dei Deputati ha dato il via libera al decreto Pa bis, un provvedimento che contiene importanti novità per il mondo della scuola e delle abilitazioni.

Il testo del decreto passerà ora al Senato per l’approvazione definitiva, ma già sono state evidenziate alcune misure che riguardano il settore dell’istruzione.

A parlare del provvedimento è Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e già presidente della commissione Cultura al Senato.

Eliminazione del tetto alle abilitazioni e ampliamento delle lezioni online

Tra le novità più significative per il mondo della scuola, spicca l’eliminazione del tetto alle abilitazioni.

Questa misura rappresenta un passo importante per agevolare tutti coloro che sono interessati a conseguire l’abilitazione all’insegnamento, senza dover affrontare vincoli numerici o restrizioni.

L’apertura senza limiti al conseguimento delle abilitazioni renderà più agevole il percorso per gli aspiranti insegnanti, permettendo loro di accedere al mondo della scuola con maggiore facilità.

Un’altra importante novità introdotta dal decreto riguarda l’estensione delle lezioni online. L’obiettivo è evitare il numero chiuso e la selezione in ingresso nei nuovi percorsi formativi abilitanti all’insegnamento. Questa misura è particolarmente significativa in un momento in cui la formazione a distanza ha assunto un ruolo fondamentale nel mondo dell’istruzione, a causa delle restrizioni legate alla pandemia. 

L’ampliamento delle lezioni online garantirà maggiore flessibilità e opportunità di accesso a tutti coloro che desiderano intraprendere i percorsi formativi per l’abilitazione all’insegnamento.

Un beneficio per tutte le categorie interessate

Secondo Mario Pittoni, queste misure rappresentano un beneficio per tutte le categorie interessate, compresi coloro che attendono da anni la possibilità di abilitarsi.

L’eliminazione del tetto alle abilitazioni e l’estensione delle lezioni online apriranno nuove opportunità e favoriranno una maggiore partecipazione a questi percorsi formativi. Coloro che desiderano intraprendere la carriera di insegnante potranno farlo senza incontrare ostacoli legati a vincoli numerici o modalità di accesso.

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