Concorso ordinario infanzia e primaria 2023: come funziona

Il Ministero dell’istruzione e del merito (MIM) ha firmato il decreto sul concorso ordinario per docenti di scuola d’infanzia e primaria 2023.

Si tratta del nuovo regolamento per i prossimi concorsi a cattedra nella scuola d’infanzia e primaria, sia per i posti comuni che per il sostegno.

La procedura concorsuale è rivolta agli insegnanti abilitati o con specializzazione sul sostegno, e prevede prove scritte con quiz metodologico-didattici e la simulazione della lezione per la prova orale.

Vediamo nel dettaglio come funziona il nuovo concorso ordinario infanzia e primaria, i requisiti, le prove e cosa sapere.

DECRETO CONCORSO INFANZIA E PRIMARIA

Il Ministero dell’istruzione e del merito ha firmato, infatti, i decreti relativi ai prossimi prossimi concorsi scuola ordinari per docenti di infanzia, primaria e secondaria, ovvero i nuovi concorsi ordinari PNRR.

I bandi serviranno alla copertura di circa 30 mila posti in totale.

Ha incontrato, infatti, i sindacati della scuola, lo scorso 3 luglio, per l’informativa sui decreti ministeriali contenenti il regolamento per i .

Il decreto sul concorso ordinario per la scuola d’infanzia e primaria è in sostanza un aggiornamento del decreto ministeriale n. 325 del 5 novembre 2021, che ha regolato lo svolgimento dell’ultimo concorso ordinario docenti infanzia e primaria espletato, alla luce delle novità normative introdotte dal l decreto PA bis.

REQUISITI

Possono partecipare al bando ordinario per docenti infanzia e primaria gli aspiranti in possesso dei seguenti titoli di accesso:

Titoli di accesso per i posti comuni

  • Abilitazione ottenuta con laurea in scienze della formazione primaria
    oppure
  • Diploma magistrale con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali entro l’anno scolastico 2001/2002, in particolare
    – per la scuola dell’infanzia – titolo conseguito entro l’a.s. 2001/2002, al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale, ovvero dei corsi quadriennali o quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997/1998, incluso il titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla CM 11 febbraio 1991, n. 27;– per la scuola primaria – titolo conseguito entro l’a.s. 2001/2002 al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997/1998, incluso il titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla CM 11 febbraio 1991, n. 27.

Titoli di accesso per il concorso su posto di sostegno

Specializzazione nel sostegno didattico per lo specifico grado.


Titoli esteri di abilitazione/specializzazione

Può partecipare anche chi ha conseguito il titolo all’estero, purché abbia ottenuto il riconoscimento. Oppure partecipa con riserva, purché abbia presentato istanza di riconoscimento entro il termine di iscrizione al concorso.

PROVE D’ESAME

La procedura concorsuale è per titoli ed esami, e prevede l’espletamento delle seguenti prove:

a) prova scritta, composta da 50 quesiti a risposta multipla da svolgere in 100 minuti, così articolati

  • per i posti comuni – 40 quesiti a risposta multipla su conoscenze e competenze in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, di cui
    – 10 quesiti di ambito pedagogico;
    – 10 quesiti di ambito psicopedagogico, ivi compresi gli aspetti relativi all’inclusione;
    – 20 domande di ambito metodologico didattico, ivi compresi gli aspetti relativi alla valutazione;

  • per i posti di sostegno – 40 quesiti a risposta multipla inerenti alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità, finalizzati a valutare le conoscenze e le competenze dei candidati relativamente ai contenuti e alle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità;

  • sia per i posti comuni che per il sostegno – 10 domande a risposta multipla, di cui 5 sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue e 5 sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento;

b) prova orale, della durata massima di 30 minuti, anche con lezione simulata e accertamento della capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2, volta a verificare
– per i posti comuni – conoscenze e competenze sulla disciplina e competenze didattiche generali, capacità di progettazione didattica efficace, anche con riferimento all’uso didattico di tecnologie e dispositivi elettronici multimediali;


– per il sostegno – competenza nelle attività di sostegno all’alunno con disabilità volte alla definizione di ambienti di apprendimento, alla progettazione didattica e curricolare per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle possibili potenzialità e alle differenti tipologie di disabilità, anche mediante l’impiego didattico di tecnologie e dispositivi elettronici multimediali.

Nella redazione dei quadri di riferimento per la valutazione della prova orale del concorso per i posti comuni e di sostegno nella scuola primaria, viene individuato il livello che consente al candidato di conseguire il titolo di idoneità per l’insegnamento della lingua inglese.

PUNTEGGIO

La commessione giudicatrice ha a disposizione massimo 250 punti per valutare i candidati, di cui 100 per la prova scritta, 100 per la prova orale e 50 per i titoli culturali e di servizio. La prova scritta e la prova orale sono superate con votazione minima di 70/100.

LE GRADUATORIE

La graduatoria del concorso ordinario scuola infanzia e primaria è composta da un numero di soggetti pari, al massimo, ai posti messi a bando, eccetto che per l’integrazione, nel limite dei posti banditi, per eventuali rinunce successivamente intervenute, con i candidati che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo previsto per il superamento delle prove concorsuali.

Le graduatorie hanno validità annuale, a decorrere dall’anno scolastico successivo a quello di approvazione, e perdono efficacia con la pubblicazione delle graduatorie del concorso successivo.

Resta fermo fermo il diritto dei vincitori all’immissione in ruolo.

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