Organico COVID, sì allo smart working in caso di lockdown. I docenti non vanno utilizzati su sostegno

Fonte www.orizzonescuola.it (15 ottobre 2020)

Si torna a parlare di “organico Covid” dopo la nota (la n.1870) datata 14 ottobre e firmata dal capo dipartimento Max Bruschi. Il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, recante “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia”, è stato convertito con delle modifiche dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, all’articolo 32, comma 6-quater e prevede che il personale docente e ATA assunto con contratti a tempo determinato nell’anno scolastico 2020/2021 come “organico Covid”, in caso di sospensione delle attività didattiche, “potrà assicurare le relative prestazioni con le modalità di lavoro agile, anziché vedere risolto il relativo contratto senza indennizzo, come previsto dalla norma previgente, al fine di garantire, in qualunque caso, il principio di continuità didattica”. Non solo. Nella nota del Ministero viene anche chiarito che, trattandosi di docenti assunti su posto comune, l’organico Covid non può essere utilizzato per attività di sostegno alle classi con alunni con disabilità, salvo i casi in cui, assolte le esigenze prioritarie di copertura dell’orario curricolare delle classi, risulti applicabile, in via analogica e su base volontaria, l’articolo 14, comma 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66.

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