DAD, LE SCUSE PIU’ BANALI… CHE PASSERANNO AGLI ANNALI

Il nuovo tormentone,

per evitare compito o interrogazione,

è sicuramente “Prof., scusi, non mi funziona la connessione…

non è che ci possiamo sentire per mail, a fine lezione ?”

In garn voga anche “Scusi non la sento, stanno facendo lavori vicino casa mia”…

E magari, guardando dalla finestra, non si scorge un’anima per tutta la via…

“Guardi prof., non vedo il link” …

perchè dire “non ho idea di cosa dice” fa poco chic.

“Sono dovuto uscire per una visita, mi spiace professore …”

e magari si è guardato una serie su netflix nelle ultime due ore …

Ma forse, la risposta più gettonata,

quella più sentita, quasi inflazionata,

rimane sempre e comunque “Prof. non sento, può ripetere?”

e nel frattempo cerca suggerimenti, nella maniera più celere.

“Prof. c’era un’interferenza…”

ha preso il posto del classico “Prof non ho il quaderno, ma i compiti li ho fatti, mi appello alla sua clemenza”.

Gli studenti spesso puntano la telecamera verso lo stipite della porta,

ed ecco puntualmente l’insegnante che li esorta,

ad inquadrare il viso nella sua totalità…

sembra poco, ma non è una banalità.

Come fa un professore a rivolgersi ad un soffitto vuoto,

e soprattutto a dargli un voto?

Diciamo che la scuola post pandemia

ha cambiato di molto la sua fisionomia …

tranne che gli studenti,

rimangono i soliti adolescenti …

mentre i professori, in modo un pò diverso, ma sono sempre gli inflessibili controllori,

pronti a preparare alunni che starebbero volentieri in pigiama …

finchè qualcuno non li sgama !

 

Lucia Petricci

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