Messa: “Via dall’università chi pilota i concorsi”

Fonte: la Repubblica – 7 maggio 2021

ROMA — La ministra Maria Cristina Messa al videoforum di Repubblica “Mala e buona università” si scaglia contro chi pilota i concorsi: «Le storie di cattivi concorsi pubblici e inchieste di magistratura che ho letto nell’inchiesta Agnese nel Paese dei baroni non devono essere sottovalutate, devono essere studiate e condannate, ma non rappresentano l’intera università italiana».

Ministra, ma nei confronti di un commissario di concorso o di un capo dipartimento che pilota una prova che cosa può fare lo Stato?

«Gli atenei devono avere una maggiore autonomia nella scelta dei migliori, le responsabilità sono troppo diffuse e alla fine di nessuno. Chi sbaglia o recluta male deve uscire dal sistema, deve essere destituito».

È un’affermazione importante.

Firmerà un decreto per far sì che questo avvenga? (…)

«Il ministro dell’Università e della Ricerca deve fare delle proposte, incentivare con i finanziamenti, Sempre più università non ottemperano alle indicazioni della magistratura amministrativa. È normale che un’istituzione dello Stato non risponda a una sentenza?

«A volte le università si difendono sbagliando, altre volte ritengono di avere ragione e, quindi, la loro difesa è perlomeno legittima. Troppe volte il meccanismo di scelta dei concorsi non è chiaro, in altre è semplicemente scorretto e preordinato. Vorrei anche dire, però, che un concorso è difficile in sé. Io prima di diventare professore ordinario ne avrò fatti dieci».

Come dovrebbero essere modificati i concorsi italiani, ministra?

«Le falle principali sono nel metodo di abilitazione e nei bandi locali. Oggi il sistema è confuso tra l’abilitazione esterna, i rettori che non entrano nei contenuti della prova, i dipartimenti che possono fare scelte di cui poi non si prendono la responsabilità. La vera rivoluzione arriverà quando ci ispireremo alle pratiche realizzate all’estero. Si devono identificare i candidati migliori, le figure che possono coprire un’area, avviare un sistema di cooptazione a un livello molto alto. E poi avere commissioni allargate al mondo esterno, all’industria, all’estero. I commissari devono essere eccellenti per giudicare candidati eccellenti. A volte in alcuni atenei prevale una cultura localistica».

Abstract articolo di Corrado Zunino

Articoli recenti

Iscrizioni aperte al percorso 30 cfu ex art. 13

Iscrizioni aperte al percorso 30 cfu ex art. 13

Per abilitati a una classe di concorso, specializzati TFA , abilitati e abilitanti ai 60 CFU Percorso 30 CFU ex art. 13: chi può accedere Gli specializzati nel TFA, fermo restando il possesso del titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso,...