IL REGALO DEL DEF: TAGLI ALLA SCUOLA

E dopo tanti proclami e promesse la sostanza quale è?

Tagliati, e non di poco, i fondi alla scuola. Questa la verità emersa dall’approvazione del Def avvenuta nei giorni scorsi.

Sembra impossibile che sia così, dopo che un giorno sì e l’altro pure è stato tutto un propinare la lista dei provvedimenti del Governo a favore della formazione. L’ultima notizia strombazzata ai quattro venti da Draghi solo pochi giorni fa era relativa ai miliardi stanziati per l’edilizia scolastica.

A firmare i progetti, questo quanto annunciato in pompa magna, sarebbe lo stesso Renzo Piano. Ma se anche i fondi destinati a questo comparto subiranno gli stessi tagli dei finanziamenti originariamente previsti ma poi spariti nel Def, addio sogni di gloria. Meglio accontentarci di edifici meno ambiziosi, magari affidati ad architetti esordienti.

Contro i tagli alla scuola è sceso in campo anche l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per il quale i fondi dirottati all’organizzazione delle classi dovevano essere comunque dirottati per esempio ai docenti.

Anche i sindacati sono sul piede di guerra, ribadendo la necessità di potenziare gli stanziamenti per garantire la riduzione del numero di alunni per classe e per adeguare lo stipendio dei docenti agli standar europei. Se continua così, le speranze sono poche.

Direttore Dott. Alberto Barelli

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