OBIETTIVO INSEGNAMENTO

Puntare al sostegno resta un obiettivo valido per entrare nel mondo della scuola.

La mancanza di insegnanti per il supporto agli studenti con problemi di apprendimento resta infatti la grande emergenza del sistema formativo italiano.

Della questione si è occupato recentemente anche il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, che non ha escluso la promozione di nuovi percorsi per la copertura delle cattedre scoperte.

Al momento si tratta comunque di attenersi ai requisiti richiesti dalle modalità di reclutamento in corso

PERCORSO PRINCIPALE

La via maestra per l’insegnamento resta la partecipazione al concorso per titoli ed esami, per la quale è richiesto il possesso di determinati titoli, che sono sempre elencati nel bando.

Per l’insegnamento su posto comune nella scuola dell’infanzia e primaria serve la laurea in scienze della formazione primaria o il possesso del diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002.

Per la partecipazione al concorso per il docente di sostegno oltre ai suddetti titoli il candidato deve aver conseguito la specializzazione in pedagogia e didattica speciale specificatamente per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica.

INSERIMENTO IN GRADUATORIA

Una volta superato il concorso ordinario il candidato viene inserito nelle graduatorie definitive per ordine di scuola e per tipo di posto, con l’assegnazione del punteggio conseguito, risultato di quello ottenuto nella prova scritta, nella prova orale e riconosciuto dai titoli posseduti e dichiarati all’atto della presentazione della domanda.

I vincitori del concorso saliranno in cattedra attraverso un contratto a tempo determinato della durata di un anno, durante il quale è previsto il percorso di formazione e prova con il sostegno di un docente tutor.

In caso di conclusione positiva del percorso di prova verrà ottenuto il contratto a tempo indeterminato.

Per il sostegno la modalità più diretta resta il concorso TFA, che verrà bandito anche il prossimo anno. In questo caso il candidato sceglie l’università a cui iscriversi una volta superate le preselezioni.

Il percorso prevede l’attività di formazione di alcuni mesi, al termine della quale dovrà essere superata la prova finale.

In questo caso il titolo è abilitante.

Alberto Barelli

Articoli recenti