Genitori contro chiusura scuola: un direttore di istituto occupa una scuola a Grugliasco.

Subbuglio tra genitori per la chiusura delle scuole, 700 firme a Lecco a sostegno de “la Scuola è scuola”, richieste di chiarimento sulla circolare del ministero dell’istruzione in cui si specificava che i figli del personale sanitario possono frequentare in presenza ma accennando anche all’estensione ad  altre  categorie di genitori. Ed è proprio su quali siano tali categorie che scoppia la polemica da parte dei genitori; gli insegnanti chiedono come possano comportarsi loro con i loro stessi figli se dovranno svolgere servizio in presenza. A Grugliasco (TO) un direttore di istituto occupa la scuola e lancia un messaggio video ai genitori. Il direttore si chiama Stefano Capello e dirige l’istituto Lasalle di Grugliasco, un istituto paritario di ispirazione cattolica;  ha già dormito una notte in segreteria ma se necessario è disposto a fare anche il “turno di veglia la notte”, frase estrapolata da un salmo della Bibbia: “in questi sei mesi di didattica in presenza non abbiamo mai avuto classi in quarantena né alunni positivi grazie anche alla collaborazione delle famiglie e all’applicazione dei protocolli di sicurezza da parte della scuola, segno che la nostra scuola è un  luogo sicuro, ragioni per cui ho deciso di fare un gesto simbolico, dormire a scuola e occupare la scuola gesto per dimostrare la cura e la vicinanza che la scuola ha per i suoi alunni e per le loro famiglie […] “ e conclude con “viva Gesù nei nostri cuori sempre”. Nel frattempo la protesta dei genitori dopo l’ordinanza regionale entrata in vigore venerdì. La paura di una chiusura come lo scorso anno: “La scuola è a scuola. La scuola è a scuola”. Facciamo presente, che in alcune scuole di Lecco da inizio anno nessuna classe è stata posta in quarantena. “Non siamo negazionisti”. Una battaglia per la scuola in presenza compiuta riconoscendo la situazione di emergenza.  Anche alcuni genitori hanno aderito alla protesta del direttore e domani stanno pensando di organizzare un presidio “No alla dad” davanti a scuola. Sulla nota ministeriale Regioni come l’Emilia Romagna, si stanno attivando per chiedere chiarimenti: serve infatti prima di tutto una specifica integrazione del Dpcm che estenda questa deroga o quanto meno un chiarimento di interpretazione autentica, rispetto a come integrare due disposizioni apparentemente confliggenti, ovvero il Dpcm e la nota ministeriale. L’altro tasto dolente segnalato dai genitori sono i congedi: sarebbero oltre 6 i milioni di studenti che si ritroverebbero da lunedì 8 marzo a seguire le lezioni a distanza. E questo significa: “Chi potrà restare a casa con i propri figli, se non si hanno più congedi?”. E’ vero che è la bozza del nuovo decreto Sostegno, ancora in via di definizione, prevede fra le altre misure anche congedi parentali. Ciò significa che gli insegnanti, come hanno fatto fino a questo momento, dovranno recarsi a scuola necessariamente. Ma come faranno con i propri figli che saranno a casa? Si tratta di un altro punto dolente.

Ilaria Montenegri

Fonti orizzontescuola.it; video.corriere.it; informazione.it

 

Articoli recenti

PNNR SCUOLA VERSO LA PROROGA

PNNR SCUOLA VERSO LA PROROGA

Ipotesi proroga per la presentazione dei progetti finanziati con i fondi del PNNR. Per molte scuole riuscire a completare la procedura entro il 30 settembre è impresa impossibile, quindi sono centinaia le richieste avanzate al ministero per uno slittamento della...

PUBBLICATO IL DECRETO 60 CFU IN GAZZETTA

PUBBLICATO IL DECRETO 60 CFU IN GAZZETTA

Il tanto atteso Dcpm 60 Cfu, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che definisce i nuovi percorsi di formazione iniziale degli insegnanti della scuola secondaria di I e II grado firmato lo scorso luglio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il testo...